Il fattore che più di ogni altro sta muovendo le quotazioni del petrolio nelle ultime settimane è quello geopolitico.

La possibile de-escalation militare in Ucraina rappresenta un fattore ribassista importante, dal momento che avrebbe come conseguenza il riafflusso di petrolio in arrivo dalla Russia sui mercati globali.

I prezzi di Brent e WTI intanto viaggiano ancora attorno ai 70 dollari al barile, rispettivamente 73,81 e 69.75 dollari al barile.