La Alan Kurdi, sabato 3 agosto, si trova a 20 miglia da Malta in attesa di avere indicazioni per lo sbarco dei 40 migranti a bordo. Alla nave è stato vietato l'ingresso nelle acque territoriali dell'isola. L'Ong Sea-Eye si è così appellata al premier maltese Joseph Muscat per una soluzione rapida e "misericordiosa per i 40 sopravvissuti".

La Alan Kurdi è andata a Malta dopo aver ricevuto indicazioni in tal senso dal Centro di Coordinamento italiano per il soccorso marittimo, mentre la nave era a poche miglia da Lampedusa, venendo così reindirizzata ad una destinazione lontana 20 ore di navigazione.


Tutto ciò per supportare l'insensata propaganda politica di chiaro stampo fascista da parte del ministro dell'Interno Matteo Salvini e di chi al Governo lo ha voluto e lo sostiene. Un ministro che si preoccupa che gli animali domestici non vengano abbandonati in occasione delle vacanze, ma che non ha alcun senso di colpa e di vergogna per la propaganda razzista da lui promossa sulle spalle dei rifugiati.

E tra quei rifugiati vi è anche Djokovic (nella foto in alto). Non è il tennista, ma un bimbo di pochi anni che in Libia è stato ferito da un colpo di arma da fuoco. Per Salvini, per i suoi alleati, per il nostro Governo e per l'Europa, Djokovic dovrebbe essere riportato in Libia.


Nel riquadro sottostante è riportata l'ultima posizione della Alan Kurdi