Con il progetto “Madonie for all” l’Unione Madonie punta sul turismo accessibile e inclusivo per persone con disabilità
L’Unione Madonie abbina il mare alla montagna e punta sul turismo accessibile e inclusivo per persone con disabilità.
Da questa peculiarità nasce il progetto “Madonie for all” con il quale l’Unione Madonie partecipa alla selezione delle proposte relative all’avviso pubblico nazionale che finanzierà progetti volti a favorire la presenza di turisti con disabilità e loro familiari, la realizzazione di infrastrutture e l’organizzazione di servizi accessibili, una offerta turistica accessibile ed inclusiva anche attraverso tirocini lavorativi per persone con disabilità.
Il progetto “Madonie for all”, come annunciato dal presidente dell’Unione Pietro Macaluso e dal coordinatore tecnico di Sosvima Alessandro Ficile, è già stato presentato all’Assessorato regionale alla famiglia e attende di essere valutato. Coinvolge i 30 comuni facenti parte della DMO (Destination Management Organisation) “Madonie e Targa Florio” e si compone di diverse fasi racchiuse in un’unica strategia di sviluppo. Il finanziamento richiesto è di 737 mila euro.
Le azioni previste partono dalla realizzazione di una Carta dei Servizi che contiene le linee guida da seguire per il turismo accessibile con lo scopo utilizzare criteri di uniformità nella progettazione, nella scelta dei materiali, nei codici cromatici e comunicativi, etc. oltre alla costruzione di un’unica mappa di accessibilità, da realizzarsi in formato elettronico, per tutti i comuni.
L’accoglienza è l’elemento trainante del progetto che prevede l'adozione del PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) che sarà realizzato nei Comuni di Geraci Siculo e di Lascari; la realizzazione di una segnaletica accessibile e multisensoriale lungo gli itinerari e nei centri storici dei comuni di Blufi, Bompietro, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, Gratteri, Pollina, San Mauro Castelverde, Aliminusa, Caccamo e Montemaggiore Belsito. È prevista anche la realizzazione di un Game tourism attraverso il quale il turista, anche con disabilità gravi, giocando, visiterà gli itinerari madoniti. Il Game tourism sarà attivato nell’area archeologica del Comune di Castellana Sicula e nel Museo della Targa Florio del Comune di Collesano.
Infine, la proposta “Mare per tutti senza barriere” che prevede la realizzazione di una spiaggia attrezzata per persone con disabilità nel lungomare di Campofelice di Roccella. Saranno realizzati percorsi di accesso fino al bagnasciuga che permettono l’accesso ai vari servizi offerti dallo stabilimento (bar, cabine, docce), a tutti gli ombrelloni e lettini ed anche alle cabine in legno provviste di servizi igienici accessibili e docce attrezzate.
Riguardo alla sicurezza e l’integrazione dei servizi sanitari, la Carta dei Servizi prevede altresì la realizzazione di un Centro di Prossimità che avrà competenza per gli interventi sociali e assistenziali, oltre ad avere il compito di sviluppare un’intensa opera di promozione della salute, del benessere sociale, dell’ambiente sano e della salute stimolando la partecipazione della popolazione.
Il progetto “Madonie for all” prevede anche l’attivazione di tirocini nei servizi turistici, attraverso percorsi formativi esperienziali finalizzati ad accrescere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, che porteranno alla creazione di una start-up che avrà come focus la promozione del turismo accessibile nel territorio.
È prevista anche la formazione dei facilitatori di territorio che diventeranno ambasciatori di comunità “speciali”. Queste persone, supportate dagli altri attori della filiera, anche culturale, parteciperanno attivamente alle attività di ricezione, accoglienza ed accompagnamento turistico, interessando la rete degli itinerari artistico-esperienziali del proprio territorio. A tal fine verranno individuati in ogni Comune soggetti con Esigenze Speciali da inserire nel programma.
“Madonie for all” rappresenta quindi una opportunità di rilancio dei circuiti turistici dei territori coinvolti. Il turismo accessibile, infatti, potrebbe diventare una nuova risorsa alla quale attingere per incrementare i flussi turistici con conseguenze positive sulle economie locali.
Attualmente un ampio segmento di popolazione rappresentato dai disabili e dalle loro famiglie è escluso dai tradizionali itinerari turistici proprio a causa di forti limiti di accessibilità e fruibilità.
Sul piano dell’inclusione sociale il progetto oltre a ridurre il senso di isolamento ed esclusione sociale che di solito influenza negativamente le persone più fragili, intende incrementare e migliorare il senso di competenza personale del disabile.