Esteri

Dietrofront di Biden sull’invito a Kiev nella NATO

Aveva generato entusiasmo nei sostenitori di Kiev l’autorizzazione all’uso dei missili ATACMS, ma oggi Biden li delude già. È infatti uscita la notizia del suo inaspettato dietrofront rispetto a un tema di cui si parlava da anni, cioè l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

A onor del vero, la Casa Bianca non si era mai spinta troppo in là con le promesse, mantenendosi piuttosto vaga sulle tempistiche e sulle condizioni. Ma teneva l’obiettivo dell’adesione ucraina come una delle priorità sulla strada di Kiev verso l’Occidente. Poi a ottobre Biden si era deciso a dire di sì. Si parlava già di un invito ufficiale da proclamare a Zelensky per trasformare l’Ucraina nel 33esimo membro dell’Alleanza Atlantica. Nella prospettiva della vittoria elettorale di Kamala Harris, questo programma veniva quindi dato per certo. E invece l’elezione di Trump e l’effetto negativo sull’opinione pubblica dell’okay ai missili ATACMS potrebbero aver fatto cambiare idea a Biden.

C’è da dire che già prima della tornata elettorale a Washington avevano appurato la mancanza di un consenso sufficiente fra gli Stati della NATO rispetto al “piano per la vittoria” presentato da Zelensky. Quest’ultimo infatti non era riuscito a coinvolgere gli alleati occidentali per assecondarlo nelle sue prossime intenzioni.

Secondo quanto diffuso dalla testata americana Bloomerg, a livello ufficiale il ripensamento del presidente USA è dovuto alla convinzione che nel breve termine vi siano scarse probabilità per l’adesione di Kiev. Anche la probabile reazione negativa di Mosca è stata tenuta in conto.

Al posto della NATO, Biden proporrà ancora a Zelensky degli accordi bilaterali sulla sicurezza, che offriranno quelle garanzie che il governo di Kiev vorrebbe al più presto. Lo stesso hanno già fatto diversi Paesi occidentali, che hanno già siglato con l’Ucraina trattati di questo tipo.

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Autore francescoflachi
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