Mentre inizia il rito, ma anche i termini commedia e farsa non sarebbero inadeguati, delle consultazioni per la formazione di un nuovo governo, la vicenda che riguarda MPS assume sempre più i contorni di un giallo, almeno per quanto riguarda la suspense relativa a come verrà risolto.

Chi sia il colpevole di questa situazione è, almeno questo, più che evidente. Nonostante anche oggi Orfini, in una intervista a Lucia Annunziata, abbia disperatamente cercato di catalogare la vicenda come esterna dalle responsabilità del precedente governo, in realtà sono cinque mesi che MPS e Matteo Renzi sapevano che andava fatto un aumento di capitale di 5 miliardi come conseguenza dei risultati degli stress test di luglio della BCE.

Arrivare a far coincidere questa scadenza con una crisi di governo in atto non è certo dovuto al destino cinico e baro. Questa imbarazzante situazione ha un responsabile, o anche irresponsabile, e si chiama Matteo Renzi. Al limite possiamo aggiungerci anche il ministro dell'Economia Padoan, ma il risultato non cambia.

Il problema, però, rimane. Al di là delle dichiarazioni di facciata delle ultime ore in cui i vertici MPS esprimono tutta la loro fiducia nella possiblità di reperire  i capitali necessari all'aumento da investitori istituzionali, quasi certamente sarà la mano pubblica ad intervenire per consentire alla banca di continuare la propria attività.

Ma quello che rimane da definire, ed è lì la suspense, è il come questo avverrà. Senza dimenticare anche le possibili sorprese che potrebbero derivare da una normale attività di routine della Banca d'Italia sull'analisi dei crediti solvibili di MPS, in corso in questo periodo. Se si dovesse scoprire l'esistenza di ulteriori crediti NPL, i soldi per l'aumento di capitale dovranno essere aumentati.

Nel momento in cui lo Stato aiuterà MPS, dovranno essere applicate le procedure di bail in previste dalle regole europee. Ed il rebus è costituito, per l'appunto, dalle modalità di applicazione di tali procedure che gioco forza dovranno riguardare la tutela o meno, e in che termini, degli investitori che hanno sottoscritto le obbligazioni subordinate MPS.

Come saranno tutelati gli investitori retail? Quale sarà la modalità di tale tutela? In base al metodo potrebbero anche essere risarciti in larga parte anche i fondi finanziari che operano facendo speculazione. E in quel caso come potrebbero reagire coloro che sono stati coinvolti, loro malgrado, un anno fa nel fallimento delle quattro banche locali (tra cui Banca Etruria) ed hanno già sperimentato l'applicazione delle procedure di bail in, perdendo anche del tutto i loro risparmi?