Anche nella "burocrazia", oltre che in campo, il mondo del calcio fa di tutto e di più per sventolare come merito qualunque difformità di giudizio.
Nel 2018 il Chievo subì 3 punti di penalizzazione a stagione in corso per aver contabilizzato a bilancio plusvalenze fittizie scambiando giocatori delle giovanili per cifre giudicate eccessivamente alte. Nello stesso anno, Milan e Inter finirono nel mirino della procura di Milano per lo stesso motivo, ma nel loro caso l'inchiesta finì nel nulla.
È di oggi che la procura della Federcalcio ha aperto un fascicolo per valutare la correttezza nella determinazione dell'acquisto/cessione dei diritti sportivi di alcuni calciatori in relazione alle plusvalenze generate da alcuni club negli ultimi due anni, dal 2019 al 2021. Sono coinvolte anche delle società di Serie A.
Sono alcune decine i trasferimenti su cui la Commissione di vigilanza vuole vederci chiaro e per i quali ha inviato un rapporto al Procuratore federale. Sotto inchiesta anche i trasferimenti che hanno portato il brasiliano Arthur alla Juventus e il centrocampista bosniaco Pjanic al Barcellona, oltre alle varie operazioni legate al trasferimento di Osimhen al Napoli.
Quello delle plusvalenze è il segreto di Pulcinella, dato che tutti sanno che, quando vengono realizzate tramite scambio di giocatori, in molti casi il reale valore dei diritti sportivi viene "aggiustato" a seconda della convenienza, in modo da "sistemare" i bilanci.
Dei trasferimenti sotto esame ci sono quelli di 21 calciatori scambiati per decine milioni. Operazioni che però hanno visto trasferimenti in denaro di poco più di 3 milioni, come gli scambi Pjanic-Arthur col Barça, Cancelo-Danilo col City, che alla Juventus hanno portato benefici in bilancio per una quarantina di milioni.