Politica

E alla fine il governo giallorosso parrebbe che possa nascere

Per Gianluigi Paragone, persino il suo ex editore Urbano Cairo, quello che non sembrava gli togliesse la parola di bocca mentre lui conduceva le sue trasmissioni "anti-sistema", a seguito di un'intervista rilasciata a Il Foglio è diventato il fulcro attorno al quale il "blocco moderato" si starebbe organizzando "per conservare il solito convivio", a dimostrazione della necessità di andare al voto perché il "MoVimento" deve restare forza anti-sistema e quindi non governare con il Pd.

Il problema per Paragone, e per quelli che la pensano come lui, è che gli stessi suoi amici, cittadini, camerati o compagni - in base a come si preferisca chiamarli - del movimento, invece, un governo con il Pd sembrano volerlo fare come anticipato da alcune agenzie.

Ed in tal senso, anche Zingaretti e Di Maio - oltre alle rispettive delegazioni - si incontreranno già lunedì sera, alle 21, per dissolvere le ultime nebbie, con Conte che verrebbe riconfermato nel ruolo di premier.

"Sto leggendo molti retroscena, alcuni credibili, altri non veritieri", ha detto nel pomeriggio il segretario del Pd in una dichiarazione rilasciata alla stampa mentre si trovava nella sede del Nazareno. "La verità è che il confronto è finalmente partito per dare al Paese un governo di svolta.

Noi guardiamo a chi sta per tornare a scuola, ai lavoratori e alle loro aziende, ad una manovra che necessita di un governo serio, autorevole e di svolta. C'è stato un primo incontro interlocutorio e comunque positivo... questo confronto è partito.

Stasera alle 21 ci sarà un altro incontro tra le delegazioni del Pd e del M5s. Si sta andando avanti e si sta lavorando per dare all'Italia un nuovo governo per l'ambiente, la ricerca, la scuola ed il bene comune del Paese.

Siamo sulla strada giusta per un governo che parte dal confronto di idee e contenuti. Io sono ottimista di poter costruire questo governo.

Fare un governo è una cosa seria, non si fa con le battute, e non vogliamo finire come 14 mesi fa, quando c'è stata troppo fretta e un modello sbagliato, quello del contratto. Avevamo chiesto un confronto, finalmente è partito: dobbiamo avere fiducia di ascoltarci e di riconoscere ciascuno le ragioni dell'altro, partendo dai contenuti".


Il Quirinale, nel frattempo, ha comunicato il calendario delle nuove consultazioni che si svolgeranno tra martedì e mercoledì, con le delegazioni di Pd e 5 Stelle che si presenteranno davanti a Mattarella nel pomeriggio del 28 agosto.

Giuseppe Conte, intanto, rilascia dichiarazioni in veste di premier ancora in carica, ragguagliando quanto da lui fatto a nome dell'Italia al G7 di Biarritz, ponendo l'accento soprattutto sui temi ambientali, a partire dalla riduzione delle emissioni, del consumo di plastica e di carburanti, temi di un'agenda politica che non può subire distrazioni o rallentamenti. I migranti da salvare in mare, adesso, non sembrano più un problema.

È già partito il Conte 2.0?

Autore Egidio Marinozzi
Categoria Politica
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