Ucraina, il reggimento Azov non si arrenderà, la resa non è un'opzione
Il presidente Zelensky, nell'odierna dichiarazione in cui ha riassunto gli ultimi avvenimenti della guerra in Ucraina, ha detto che gli sforzi per cercare di salvare i feriti e il personale medico dall'acciaieria Azovstal, dopo che ne sono stati evacuati tutti i civili, continuano.
Lo stesso vale anche per i militari, aggiungendo però che per loro trovare una soluzione sarà estremamente difficile, mentre i parenti lanciano appelli per un piano in grado di offrire loro un passaggio sicuro.
I russi hanno detto che i difensori dell'Azovstal devono deporre le armi, loro hanno fatto sapere che non si arrenderanno.
A metà giornata, il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del reggimento Azov, che si trova all'interno dell'acciaieria di Mariupol, in una conferenza stampa ha dichiarato che le forze russe hanno continuato a bombardare l'area e che adesso stanno cercando di assaltare l'impianto. Inoltre, ha dichiarato di non poter confermare se tutti i civili fossero stati evacuati o meno dal sito, come è stato riportato ieri.
Il tenente Illia Samoilenko, ha poi aggiunto che "arrendersi non è un'opzione perché la Russia non è interessata alle nostre vite. La resa per noi è inaccettabile. Non possiamo fare un regalo così grande al nemico. Essere catturato per me significa essere morto. ... Stiamo combattendo contro un aggressore, il nemico che porta il terrore in Ucraina, contro la loro barbarie".
Intanto, proseguono intensi i combattimenti nel Donbass e nel nord-est del Paese dove, secondo alcuni analisti, le forze ucraine starebbe ottenendo progressi significativi, tanto da poter respingere i russi oltre confine nell'oblast di Kharkiv.
I russi, dal canto loro, continuano a distruggere sistematicamente il territorio che dicono di voler "denazificare", uccidendo anche la popolazione che vi abita e che, sempre a loro dire, starebbero cercando di salvare.
Le ultime, probabili vittime, sono le 60 persone seppellite dalle macerie della scuola di Bilohorivka che, come ha dichiarato il governatore dell'oblast di Luhansk, Serhiy Haidai, vi avevano trovato rifugio insieme ad altre 30, prima dell'attacco di un areo russo, avvenuto ieri. Lo stesso Haidai ha poi reso noto che anche altre 11 persone sono intrappolate, dopo i bombardamenti russi a Shypylivka, sotto le macerie di un edificio a due piani.
Alle dichiarazioni di Biden su ulteriore supporto militare da inviare a Kiev, si aggiungono quelle di Boris Johnson che fornirà all'Ucraina altri armamenti per un valore di 1,6 miliardi di dollari.
Nell'ultimo bollettino dello Stato maggiore della Difesa ucraina riferito alle perdite russe dal 24 febbraio fino al 7 maggio sono stati elencati 25.500 soldati, 1.130 carri armati, 2.741 veicoli corazzati per il trasporto di personale, 1.961 veicoli e cisterne di carburante, 509 pezzi di artiglieria, 179 sistemi di lancio multiplo di razzi, 86 sistemi di difesa antiaerea, 156 elicotteri, 199 aerei, 360 UAV e 12 imbarcazioni.