All'alba di giovedì una motovedetta libica ha avvicinato la Sea-Watch 3 intimando al comandante di lasciare la zona di mare in cui l'imbarcazione stava stazionando.

Nonostante le richieste inviate nelle ore precedenti a Olanda, Malta e Italia, nessuna autorità ha risposto alla Ong, non fornendo pertanto supporto, né indicazioni per un porto sicuro.

A bordo della Sea-Watch ci sono 65 persone, tra cui 7 bambini di cui 2 sotto i 6 mesi. Il team medico della Ong ha riscontrato su alcune delle persone salvate ustioni gravi, causate dal contatto con carburante e acqua di mare.


Lo spazio disponibile sulla nave permette di ospitare sotto coperta solo donne e bambini in un'unica stanza, mentre gli uomini sono costretti a dormire sul ponte.

Come dimostra l'immagine precedente, la Sea-Watch 3 ha puntato la prua verso nord, in direzione di Lampedusa.

Al momento silenti sia l'Europa dei "sovranisti", che quella di quanti pretendono di combatterli.