Matteo Renzi si è dimesso e il suo governo non c’è più. Cosa succede, allora, alla riforma del Terzo Settore avviata ma non ancora completata? Speriamo che tutto proceda per il meglio per dare operatività a una legge a lungo attesa dal mondo del volontariato e del terzo settore.
Il Parlamento aveva approvato la legge delega 106/2016 con i principi generali della Riforma, ma così facendo aveva affidato al governo il compito di scrivere le regole nel dettaglio, attraverso decreti legislativi. E di farlo entro dodici mesi.
Di questi decreti ne è stato approvato solo uno, quello sul servizio civile, che comunque attende ancora il parere di Camera e Senato prima dell’approvazione finale.
La legge 106 è entrata in vigore il 3 luglio, quindi i decreti devono essere pronti, al massimo, entro maggio 2017.
Il sottosegretario alle politiche sociali Luigi Bobba ha dichiarato che “i decreti sugli statuti delle fondazioni, sulle reti e sull’impresa sociale sono quasi pronti”.
Il nuovo governo potrà eventualmente proseguire il lavoro fatto finora, o anche modificarlo, ed emanare propri decreti, purché fedeli ai principi generali fissati dalla legge 106. Se si andrà ad elezioni in primavera 2017 l’attività legislativa sarà ovviamente assai ridotta e quindi sarà meno probabile che si approvino decreti. Ma così  non sarà una riforma pienamente attuata ed efficace.