La Lazio aveva fatto il suo dovere, perdendo l'incontro delle 12:30 che la vedeva impegnata a San Siro contro l'Inter, vittoriosa in rimonta per 3-1, quando ormai l'undici di Sarri sembrava dover portare a casa i tre punti.

Quindi, per festeggiare lo scudetto alla 32.a giornata il Napoli doveva vincere la sfida casalinga contro la Salernitana.

Il problema, però, è che l'undici di Paulo Sousa non aveva alcuna intenzione di fare da sparring partner e nonostante gli azzurri avessero il diavolo in corpo per portare a casa i tre punti si sono sempre difesi con ordine, cercando di ripartire in contropiede e rischiando solo in un paio di occasioni, trovando però pronto il portiere Ochoa.

Al 62' arriva su azione d'angolo il vantaggio del Napoli con Olivera che di testa concretizza l'assist di Raspadori. Sugli spalti e nella città esplode l'entusiamo dei tifosi... che però non fanno i conti con la Salernitana che smette di difendersi e comincia ad attaccare, tronado così il pari all'84' con uno splendido sinistro a giro di Dia. La Salernitana, prima del fischio finale, sfiora anche il raddoppio.

Festa rimandata, pertanto, probabilmente al prossimo turno. Infatti agli azzurri manca solo un punto per celebrare il terzo scudetto della propria storia e Spalletti commenta così:

"Daremo seguito al sogno che tutti meritano. Ci sono step da compiere ancora e noi siamo pronti allo sforzo finale, quello decisivo. Siamo vicini e faremo i punti che saranno necessari.Oggi c'era un grande carico emotivo e psicologico che alla lunga ha pesato. Al traguardo ci arriveremo e anche un pareggio diventa importante.Sarà una scossa di entusiasmo vedere il Napoli vincere lo scudetto, perchè è un piacere vederlo giocare. L'ultimo chilometro è quello più faticoso ma giungeremo all'obiettivo con un godimento dilazionato.La Salernitana è una squadra in salute, nel finale siamo stati un po' ingenui sull'azione di Dia, ma lui ha anche trovato un angolo molto preciso, difficile da andare a colpire.Probabilmente dopo il nostro gol, bisognava avere un po' di coraggio nel prendersi il possesso della palla. Dovevamo riaggredire come piace al nostro pubblico e come siamo capaci di fare. Ma capita che in gare con forte componente emotiva si possa avere una flessione.Adesso siamo ancora vicini al traguardo e metteremo in campo la nostra qualità. Bisogna essere riconoscibili per tutto ciò che di bello abbiamo fatto quest'anno.Non molleremo un millimetro. Si andrà a lavorare al massimo per dimostrare la nostra esistenza a tutti coloro che ci apprezzano e a tutti i tifosi che sono stati meravigliosi. Meritano questa totale dedizione dei ragazzi per arrivare al sogno insieme".

Giovedì, il Napoli è impegnato in trasferta a Udine contro una squadra che non ha più nulla da chiedere a questo campinato. Sarà la volta buona per festeggiare?