"Nella tarda serata di ieri - riporta in una nota la FIN (Federazione Italiana Nuoto) - il Management Committee ha smentito arbitri, delegati e VAR e definitivamente ha ammesso che Condemi non ha commesso violenza (tecnicamente, brutalità). Quindi il 3-3 segnato dall'attaccante del Settebello contro l'Ungheria nei quarti di finale delle Olimpiadi era valido; l'attaccante non avrebbe dovuto essere espulso; l'Italia non avrebbe dovuto giocare 4 minuti in meno; i magiari non avrebbero dovuto beneficiare del rigore del 4-2. Insomma, partita completamente stravolta dalla decisione arbitrale.Il documento redatto dalla commissione composta da Antonio Silva (Portogallo; presidente della European Aquatics), Joo Hee Park (Corea del Sud), Erik Van Heijningen (Paesi Bassi e coordinatore della giuria di appello) si riferisce ai provvedimenti da adottare in relazione all'espulsione di Condemi per gioco violento. Nella relazione si legge che "dopo aver preso in considerazione le circostanze del caso e aver esaminato il video disponibile dell'azione, il Management Committee non può concludere che ci sia stato un intento malevolo nell'atto di tirare la palla da parte del Sig. Condemi, la cui mano ha colpito il volto dell'avversario. Pertanto il Sig. Condemi non sarà escluso da altre partite del torneo per questa azione".

Dopo aver incassato questa decisione, nella finalina di consolazione contro la Spagna, il Settebello, la nazionale italiana di pallanuoto, ha messo in atto una clamorosa protesta. 

Al momento dell'inno nazionale, con le squadre allineate a bordo vasca, gli azzurri si sono voltati e hanno dato le spalle alla giuria. Poi, a inizio gara, Condemi vince lo sprint per la contesa della palla e il commissario tecnico Campagna chiama time-out e sostituisce l'attaccante che torna in panchina rimettendosi la tuta. Condemi non rientrerà più in vasca per simulare 12 giocatori a referto, mentre Di Fulvio si assenta dal gioco per riprodurre quattro minuti effettivi di inferiorità numerica. Messaggio chiaro.

Così, la partita con la Spagna, vaelvole per il quinto posto delle Olimpiadi, diventa un atto di indignazione nei confronti dell'arbitraggio che ha palesemente danneggiato l'Italia nei quarti di finale, quando Condemi è stato espulso per gioco violento perché ha tirato in porta (momentaneo 3-3) colpendo senza volontà il difensore magiaro al termine del movimento del braccio. Un normalissimo contatto di gioco, che arbitri e VAR hanno trasformato in colossale errore interpretativo: gol annullato, rigore per l'Ungheria che realizza il 4-2, giocatore italiano espulso ed azzurri con un uomo in meno per 4 minuti. Partita olimpica rovinata tra i buuuuu del pubblico. Mancanza di rispetto assoluta e imperdonabile nei confronti della pallanuoto.

Come  è finita la partita contro la Spagna? Sotto di 4-0, l'Italia ha iniziato a giocare regolarmente, ma ha perso 11-9. Gli azzurri torneranno in vasca domani alle 19.35 per la finale per il settimo e l'ottavo posto contro la perdente tra Grecia e Australia. Sarà nuovamente ripetuta la protesta?