È in corso a Bassano del Grappa (VI), fino al 4 di agosto, il Campo Ozanam 2019 che coinvolge i giovani vincenziani provenienti da tutta Italia.

Che questo non sia un campo qualunque, ma qualcosa di innovativo lo si percepisce subito. Basta osservare il volto stilizzato del Beato Antonio Federico Ozanam, che ci guarda dietro un paio di occhiali da sole nell’illustrazione del volantino. La grafica è stata realizzata da un giovane fumettista “vincenziano” insieme agli stessi ragazzi che parteciperanno all’iniziativa.

Tema guida di quest’anno è “KEEP IN TOUCH: il dono della comunicazione” che vuole essere spunto di riflessione su come linguaggi apparentemente lontani come quello iper tecologico dei giovani di oggi, può integrarsi e innovare quello della tradizione vinceziana in modo che il linguaggio vincenziano sia “comprensibile e coinvolgente” per i giovani di oggi.

“Un’occasione per promuovere in modo nuovo la prossimità”, come l’ha definita Antonio Gianfico, Presidente nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli. “Non dobbiamo dimenticare - ha aggiunto - che la nostra Associazione è nata da un gruppo di studenti universitari, poco più che ventenni”. Ed ora un altro gruppo di ragazzi si interroga sul ruolo dei giovani nella Società di San Vincenzo De Paoli, propone un approccio innovativo per vivere la vicinanza con chi soffre, con chi è meno fortunato, con chi è solo ed emarginato. In modo che esigenze e problematiche conosciute da tempo, possano trovare risposte e soluzioni moderne, perché emerse da nuove prospettive e modi di interpretare i bisogni dell’altro.

Un programma ricco di eventi ed attività per imparare a conoscersi e collaborare insieme permetterà ai giovani volontari di sperimentare differenti esperienze di servizio, in modo da capire in che modo poter dare forma alla voglia di contribuire ad essere risorsa nel mondo. Tanti saranno i momenti di divertimento e condivisione, riflessioni, come il “viaggio alla scoperta di noi stessi” ed occasioni di spiritualità. “Una bella strada per arrivare a capire - sottolinea il Presidente Antonio Gianfico -  che i vincenziani per meglio amare i poveri prima di tutto si devono preoccupare di amarsi reciprocamente e aprirsi alle nuove generazioni, accogliendone spunti, suggerimenti e approcci anche, talvolta, alternativi”.

Un’esperienza che vale la pena di essere vissuta per gridare a gran voce che non tutto il mondo è in preda all’individualismo ed all’egoismo, ma che ci sono tanti giovani disposti a mettersi in gioco e sperimentare nuovi modi di amare servendo il prossimo nella speranza.

La Società di San Vincenzo De Paoli

Fondata a Parigi nel 1833 dal Beato Federico Ozanam insieme ad un gruppo di giovani studenti, cattolica ma laica, l’organizzazione si trova generalmente nelle parrocchie ed ha come scopo principale quello di aiutare le persone più sfortunate. Con 13.000 volontari in Italia, e più di 800.000 in oltre 140 Paesi del mondo, con una rappresentanza presso le Organizzazione delle Nazioni Unite di Ginevra, la Società di San Vincenzo De Paoli è una delle associazioni più vaste e radicate sul territorio.

In tutta Italia la Società di San Vincenzo De Paoli ha realizzato mense, dormitori, case di ospitalità per persone povere in difficoltà, centri per l’assistenza a bambini e ragazzi e per persone sole o anziane, strutture per l’accoglienza dei migranti, empori solidali.

Il Beato Antonio Federico Ozanam

Antonio Federico Ozanam nasce a Milano, il 23 aprile 1813, da famiglia francese. Trasferitosi prima a Lione e poi a Parigi, frequenta l’Università della Sorbona, dove conosce importanti personaggi dell’epoca, come Ampere, Chateaubriand, Lacordaire, Montalembert, Saint-Beuve, Lamartine, Lamennais e altri. Ed è proprio qui che, all’età di soli vent’anni, insieme ad un piccolo gruppo di studenti, il 23 aprile 1833 da inizio alla prima “Conferenza di carità” che poi verrà posta sotto il patrocinio di San Vincenzo De Paoli. Lo scopo è di garantire l’amicizia sotto il segno della fede e della carità e di testimoniare in modo personale ed autentico il cristianesimo attraverso la visita dei poveri a domicilio, contro coloro che affermavano che la Chiesa cattolica era ormai superata e non aveva più nulla da dire agli uomini moderni. La Società di San Vincenzo De Paoli si sviluppa rapidamente e si diffonde in tutto il mondo. La vita di Ozanam fu breve, morì a soli 40 anni, a Marsiglia, l’8 settembre 1853 ritornando dall’Italia, dove aveva invano cercato sollievo ai suoi mali. Il 22 agosto 1997 viene Beatificato a Parigi da San Giovanni Paolo II.

Alessandro Ginotta
Ufficio Stampa
Società di San Vincenzo De Paoli
http://www.sanvincenzoitalia.it