Dopo un 2018 vissuto tra molte tribolazioni, il 2019 per i mercati emergenti è cominciato con buone indicazioni, tanto che gli analisti hanno osservato discrete possibilità di "carry trade", ovvero chiedere prestiti a tassi di interesse più bassi per investire in asset ad alto rendimento. Ecco la situazione per i bond e le valute degli emergenti...

Le prospettive per i mercati emergenti dovrebbero beneficiare della ricerca di rendimenti da parte degli investitori in conseguenza della pausa della FED, in relazione al percorso di normalizzazione dei tassi, che dovrebbe ridurre il pericolo di recessione negli Stati Uniti e, al tempo stesso, ma dare impulso alle strategie di "carry trade".

Finché l’economia globale non darà segnali di ulteriore rallentamento, la ricerca di profitto da parte dei trader si potrebbe quindi reindirizzare verso il reddito fisso dei mercati e le valute dei mercati emergenti come, ad esempio, rublo, real e peso messicano.