Standing ovation al Parlamento europeo per il presidente ucraino Volodymyr Zelinsky, che a fine mattinata ha parlato all'Aula con un accorato intervento per chiedere il voto favorevole per l'ingresso dell'Ucraina in Europa.

"Vogliamo essere membri a pari diritti dell'Europa - ha detto Zelensky - e credo che oggi stiamo mostrando a tutti che questo è quello che siamo. Senza l'Ue l'Ucraina sarebbe sola. Abbiamo dimostrato la nostra forza, abbiamo dimostrato che siamo proprio come voi. Adesso, mostrateci che siete al nostro fianco, che non ci abbandonerete, che siete davvero europei. Allora la vita vincerà contro la morte, la luce contro il buio. Ogni piazza dell'Ucraina verrà chiamata piazza della liberà e nessuno ci piegherà. Siamo forti. Siamo ucraini. Vogliamo che i nostri figli vivano. Ieri 16 bambini sono stati uccisi e Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari: ma si tratta di bambini. Ieri ha ucciso 16 bambini con i suoi missili. Un prezzo altissimo. Migliaia di persone sono state uccise, due rivoluzioni, una guerra e cinque giorni di invasione militare della Federazione russa. Non so se dire buongiorno, buon pomeriggio o buonasera. Non ci riesco perché ogni giorno per qualcuno può essere l'ultimo giorno. Parlo per i miei cittadini ucraini, che ogni giorno difendono la libertà a caro prezzo. La scelta europea dell'Ucraina è chiara. Questa è la nostra direzione. Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell'Ucraina verso l'Europa viene incoraggiata. Siamo sotto attacco dei missili".

In risposta a Zelensky, il presidente Metsola ha dichiarato che il Parlamento europeo riconosce la prospettiva europea dell'Ucraina: "Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore la domanda dell'Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo verso tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme".

Il voto sul progetto di delibera è previsto in giornata, per le 17:15.

Nel suo intervento, la presidente Metsola ha detto, oltre a voler combattere la campagna di disinformazione della Russia,  che l'Europa non può più continuare a dipendere dal gas del Cremlino e non può più accoglierne i contanti, invitando i Paesi dell'Unione ad investire in un proprio sistema di difesa che garantisca la loro sicurezza.


Aggiornamento delle ore 18.

Nel pomeriggio, il Parlamento europeo ha approvato con 637 voti favorevoli, 13 contrari e 26 astensioni, la risoluzione in cui concede all'Ucraina lo status di paese candidato all'UE.

La risoluzione adottata invita "le istituzioni dell'Unione ad adoperarsi per concedere all'Ucraina lo status di paese candidato all'adesione all'UE". Tale procedura dovrebbe essere "in linea con l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea e sulla base del merito". Nel frattempo, l'UE dovrebbe "continuare ad adoperarsi" per l'integrazione dell'Ucraina "nel mercato unico dell'Unione" in virtù dell'esistente accordo di associazione UE-Ucraina.

Inoltre, i parlamentari dell'Ue hanno chiesto di adottare ulteriori sanzioni, ancora più severe, nei confronti della Russia.

Pur accogliendo con favore la rapida adozione di sanzioni da parte dell'UE, i deputati chiedono "che la portata delle sanzioni sia ampliata e che esse siano mirate strategicamente a indebolire l'economia e la base industriale russe".

I deputati chiedono, "in particolare, che siano limitate le importazioni delle più importanti merci esportate dalla Russia, tra cui petrolio e gas, che siano vietati nuovi investimenti dell'UE nella Federazione russa e nuovi investimenti russi nell'UE, che l'accesso di tutte le banche russe al sistema finanziario europeo sia bloccato, che la Federazione russa" sia esclusa dal sistema SWIFT.

Il Parlamento chiede inoltre che una serie di sanzioni, compresa l'esclusione dal sistema SWIFT, "siano estese alla Bielorussa in ragione del suo appoggio diretto all'invasione russa dell'Ucraina".

Il testo invita inoltre i Paesi dell'UE "ad accelerare la fornitura di armi difensive all'Ucraina [...] in linea con l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, che consente l'autodifesa individuale e collettiva". È poi favorevole "a rafforzare la cooperazione in materia di intelligence con l'Ucraina per quanto riguarda l'aggressione in corso".

Il Parlamento accoglie con favore l'impegno assunto dall'Unione europea di "attivare la direttiva sulla protezione temporanea, al fine di garantire una protezione immediata a tutti i rifugiati provenienti dall'Ucraina". Chiede inoltre che "la responsabilità per l'accoglienza dei rifugiati che arrivano alle frontiere esterne dell'UE" sia ripartita equamente tra i paesi dell'Unione.

I deputati chiedono anche la rapida adozione di "sanzioni mirate nei confronti delle persone responsabili di corruzione ad alto livello in Russia e Bielorussia, nonché degli oligarchi e dei funzionari vicini ai vertici del potere".

Invitano infine i Paesi dell'UE e "i paesi alleati con regimi di residenza tramite investimenti" (i cosiddetti "visti d'oro") "a rivedere tutti i beneficiari di tali status di residenza e a revocare quelli attribuiti ai cittadini russi con ingenti patrimoni e alle loro famiglie, in particolare quelli legati a persone e imprese oggetto di sanzioni".