Si è concluso "dopo 12 giorni di vergognoso stallo", lo sbarco dei 47 naufraghi a bordo della Sea-Watch 3. Dopo aver dimenticato per tutto questo tempo l'esistenza di trattati e norme sui diritti umani che sono alla base della nostra Costituzione, il Governo italiano ha concesso lo sbarco dei migranti a bordo della nave della Ong tedesca nel porto di Catania.

Invece di vergognarsi, i ministri italiani esultano soddisfatti per il loro lavoro:  "L’Ue ha ceduto e i migranti della Sea-Watch saranno distribuiti in sette diversi Paesi tra cui Francia, Lussemburgo e Germania. Ingranata la marcia giusta verso equa ripartizione di responsabilità. L’Italia torna ad alzare la testa in Europa."

Secondo il pittoresco ministro Toninelli, autore delle allucinanti parole precedenti, l'Italia dovrebbe alzare la testa per aver preso in ostaggio e reso difficile la vita a dei naufraghi, già vittime di abusi e torture prima della partenza.


E ovviamente, non potevano mancare le parole di esultanza di un altro ministro, Matteo Salvini: "Missione compiuta! Ancora una volta, grazie all'impegno del governo italiano e alla determinazione del Viminale, l'Europa è stata costretta a intervenire e ad assumersi delle responsabilità.

Sei Paesi hanno accettato di accogliere gli immigrati a bordo della Sea-Watch 3, coordinandosi con la Commissione europea: si tratta di Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania".

Ma Salvini si è ovviamente dimenticato di aggiungere quello che pensava non convenisse rammentare ai suoi devoti "sanculotti", cioè che in Italia, a Catania, resteranno i 15 minori non accompagnati che erano a bordo della nave e che verranno ospitati in strutture d’accoglienza.

Naturalmente, in questa vicenda non è solo da biasimare il feroce atteggiamento delle istituzioni italiane a supporto della propaganda elettorale di Lega e 5 Stelle. L'Europa ha altrettante responsabilità al pari dell'Italia.

C'è da scommettere che nelle prossime ore scatterà la vendetta dei ministri del cambiamento che accuseranno l'equipaggio della Sea-Watch di essere responsabile di tutti i reati possibili ed immaginabili che riusciranno ad associare alla vicenda. Ma è comunque un'altra storia. In ogni caso, la gente applaudirà soddisfatta.