Al-Mawasi è una località a ovest di Khan Yunis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, che si affaccia sul Mediterraneo. Le migliaia di tende di fortuna che sono sorte in quell'area, in gran parte sulla sabbia, ospitano decine di migliaia di rifugiati gazawi. Quella, anche dall'esercito israeliano, è considerata una zona umanitaria.

Nonostante ciò, il morale esercito dello Stato ebraico, nella notte, ha utilizzato alcuni dei suoi aerei per sganciarvi delle bombe che hanno causato l'ennesima strage.

Secondo l'Osservatorio euromediterraneo i caccia israeliani avrebbero sganciato tre bombe MK-84 (di fabbricazione americana), poco dopo la mezzanotte di martedì, seppellendo sotto la sabbia una ventina di tende con all'interno le famiglie che le occupavano.

Il bilancio non definitivo parla di 60 vittime, tra morti e feriti. I criminali israeliani, facendo leva sulla loro ben nota sfacciata impunità e sulla delinquenziale complicità dell'occidente, in base all'altrettanto ben noto motto di memoria fascista "ME NE FREGO", hanno giustificato l'ennesima carneficina dichiarando che l'attacco è stato portato nei confronti di tre importanti figure di Hamas, negando che dei civili siano stati uccisi... eppure anche chi sa poco o nulla di quanto sta accadendo a Gaza sa che, da mesi, l'area di Al-Mawasi è considerata una zona umanitaria, dove alloggiano - si fa per dire, viste le condizioni miserevoli cui sono costretti - decine di migliaia di civili.

Fin quando, il cosiddetto occidente democratico continuerà a sostenere questi assassini che si fanno scudo dell'essere ebrei per continuare a compiere un genocidio che nulla ha da invidiare a quello compiuto dai nazisti?