Si è tenuto oggi presso l’Istituto Affari Internazionali in Roma l’evento dal titolo “China’s story: Party rhetoric and state disinformation”.

Secondo i relatori negli ultimi anni, la leadership cinese ha compiuto grandi sforzi per plasmare l'élite e l'opinione pubblica all'estero, anche in Italia, sviluppando un approccio più assertivo e nuovi modi di comunicare con un pubblico straniero.

Grazie alla partecipazione di esperti internazionali nel campo della Comunicazione politica cinese, l’evento pubblico dell’Istituto Affari lnternazionali ha tentato di far luce sui contenuti della comunicazione ufficiale della Repubblica Popolare Cinese e su una serie di questioni chiave e cruciali, in particolare, la propaganda e la disinformazione. 

L’analisi delle parole chiave della politica cinese, parte interessantissima del simposio, è stata  fatta da Marina Rudyak da Heidelberg (Germania): Rudyak è co-fondatrice del Decoding China Dictionary. Ha studiato studi cinesi e diritto pubblico a Heidelberg e Shanghai e ha conseguito un dottorato di ricerca e un Master in studi cinesi presso l'Università di Heidelberg.

La Rudyak ha, tra gli altri, portato l’esempio della definizione cinese di multilateralismo che nel discorso ufficiale la Cina sta cercando di promuovere  in tutto il mondo. Nel discorso cinese sul multilateralismo c’è un picco nel 2021 ma va ricordato anche che il multilateralismo è un insieme di regole stabilite dagli Stati Uniti, un’invenzione recente, una cornice in cui Washington ha svolto un ruolo da protagonista. Eppure viene sempre più utilizzato dalla Repubblica Popolare Cinese.

Tra i partecipanti all’evento: RICCARDO ALCARO Istituto Affari Internazionali-IAI, BEATRICE GALLELLI Istituto Affari Internazionali-IAI e Università Ca' Foscari , Venezia

UNA BĒRZIŅA-ČERENKOVA Riga Stradins University

JAMES MILLWARD Georgetown University. 

L’ iniziativa dello IAI fa parte di un progetto annuale  dal titolo "Contrastare la  Disinformazione cinese in Italia" realizzato dallo IAl con il sostegno della Missione degli Stati Uniti in Italia attraverso il suo Programma di sovvenzione annuale 2022.