A seguito della vicenda relativa all'intercettazione di una telefonata con il compagno Gianluca Gemelli, indagato per traffico d’influenze per un emendamento prima bocciato nello Sblocca Italia e poi approvato con voto di fiducia dopo essere stato inserito nella Legge di Stabilità 2015, la ministra dello Sviluppo Economico Federica Guidi la rassegnato le proprie dimissioni con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
A seguire il testo della lettera di dimissioni pubblicata con un comunicato stampa sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
«Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese.»