Giovedì Donald Trump ha tenuto il suo discorso di accettazione della candidatura presidenziale alla Convenzione Nazionale Repubblicana in svolgimento a Milwaukee, Wisconsin. Durante il discorso fiume, durato per più di un'ora e mezzo, Trump ha riaffermato il suo impegno a "salvare il paese" e ha promesso un futuro "più grande, migliore, più audace, più luminoso, più felice, più forte, più libero di sempre" per gli Stati Uniti.

Trump ha anche affrontato diversi temi chiave, come l'economia, la sicurezza nazionale e la politica estera. Ha enfatizzato la necessità di proteggere i confini del paese e ha criticato le politiche economiche dell'amministrazione Biden, proponendo le sue soluzioni per rivitalizzare l'economia americana .

Ieri Trump, almeno inizialmente, ha cercato di usare toni concilianti e responsabili, dicendo che sarà il presidente di tutti gli americani.

"Insieme, daremo inizio a una nuova era di sicurezza, prosperità e libertà per i cittadini di ogni razza, religione, colore e credo", ha affermato. "La discordia e la divisione nella nostra società devono essere sanate. Dobbiamo guarirle in fretta. Come americani, siamo legati insieme da un unico fato e da un destino condiviso. Ci eleviamo insieme o crolliamo."

Dopo il tentativo di assassinio di una settimana fa, Trump ha sentito il bisogno di attenuare la retorica politica che lo ha da sempre caratterizzato, almeno nella prima parte del suo discorso. Infatti, pian piano che continuava a parlare, vi ha poi fatto ricorso, definendo l’arrivo di immigrati senza documenti come un’invasione e accusando gli altri paesi di trattare l’America come una discarica per criminali e pazienti di manicomi.

"La più grande invasione della storia sta avvenendo proprio qui nel nostro Paese. Arrivano da ogni angolo della Terra, non solo dal Sud America ma anche dall'Africa, dall'Asia, dal Medio Oriente. Arrivano da ogni dove", ha detto Trump. "Stanno arrivando a livelli che non abbiamo mai visto prima. È un'invasione, davvero."

A seguito di ciò Trump ha promesso  ha promesso anche la più grande operazione di deportazione nella storia del Paese, aggiungendo che avrebbe ripreso a costruire il famoso muro lungo il confine meridionale. Da non dimenticare neppure la promessa di riprendere le trivellazioni petrolifere già da primo giorno in cui entrerà in carica.

"Tra quattro mesi avremo una vittoria incredibile e daremo inizio ai quattro anni più grandiosi nella storia del nostro Paese", ha affermato trionfante.

Ieri aveva pronunciato il suo discorso il vicepresidente nominato, J.D. Vance, che aveva utilizzato toni ancor più decisi e duri, segnando la definitiva svolta estremista che ormai caratterizza il partito repubblicano. Nel "ticket" precedente, i repubblicani avevano cercato di bilanciare l'estremismo di Trump con un vice come Mike Pence che poteva rassicurare l'elettorato GOP moderato. Con la scelta di Vance, ai repubblicani l'elettorato moderato, evidentemente, non interessa più.