Giovedì, due astronauti che potremmo definire non professionisti (un miliardario e un ingegnere), cioè non appartenenti e formati da una delle agenzie spaziali internazionali come Nasa, Esa, ecc., hanno effettuato con successo la prima passeggiata spaziale da parte di privati, testando un nuovo modello di tuta spaziale.

Una passeggiata nello spazio è un'impresa rischiosa, ma tutto è filato liscio. Gli astronauti della missione Polaris Dawn sono usciti uno alla volta dalla Crew Dragon di SpaceX, collegati alla navicella da un cavo. L'intera operazione, durata un'ora e 46 minuti, si è svolta a circa 730 km sopra la Terra.

Jared Isaacman, pilota e fondatore della società Shift4, è stato il primo a uscire, seguito dall'ingegnere di SpaceX Sarah Gillis, mentre gli altri due astronauti, Scott Poteet e Anna Menon osservavano dall'interno.

La missione, oltre alle nuove tute spaziali, ha permesso anche di testare le procedure di depressurizzazione completa della navicella. Durante la passeggiata, i due astronauti hanno testato i movimenti del corpo con le nuove tute, fornendo feedback per migliorarne il design.

Quella in corso è una delle missioni più rischiose finora per SpaceX, l'unica azienda privata che ha dimostrato di essere in grado di inviare regolarmente persone da e verso l'orbita terrestre.