Mentre intorno alle 12 (ora italiana) di venerdì Irma ha iniziato la sua opera devastatrice su una parte dell'isola di Cuba (più a nord rispetto a quella prevista in un primo momento), dopo aver investito le isole Turks e Caicos.
Il bilancio finora è stato catastrofico: l'uragano ha distrutto gran parte delle strutture dove è passato, causando la morte di 14 persone.
Sebbene la forza del vento nelle ultime rilevazioni sia diminuita a 250 km all'ora rispetto ai 300 di qualche giorno fa, portando Irma ad una classificazione di categoria 4, non diminuisce la preoccupazione per il suo passaggio su Bahamas e Cuba, suoi prossimi obbiettivi.
Nel frattempo dal presidente degli Stati Uniti alle autorità preposte, lo Stato della Florida viene allertato di ora in ora sulla pericolosità di Irma. In base alle previsioni, la Florida sarà investita in pieno dall'uragano - da sud a nord - che proseguirà la sua "corsa" interessando tra martedì e mercoledì della prossima settimana anche gli Stati di Georgia, Alabama, Carolina, Tennessee e Kentucky.
Irma è atteso in Florida nella notte di domenica (ora locale) e nelle successive 24 ore dovrebbe percorrerne la quasi totalità della sua lunghezza. Gli abitanti della Florida non stanno ad aspettare l'uragano. Dopo aver avvitato tavole a protezione delle finestre delle proprie case, chi può, in macchina o in aereo, abbandona lo Stato.
Alla violenza e alle conseguenze di acqua e vento si preparano anche le aziende che offrono servizi. Quelle che distribuiscono energia elettrica stanno provvedendo a sospendere le attività delle centrali nucleari vicino al mare e si stanno preparando a molti giorni di lavoro extra per ripristinare le linee aree di distribuzione che saranno danneggiate a causa della forza del vento.
L'ultima tempesta tropicale di forte intensità che ha interessato la Florida è stato l'uragano Wilma nel 2005.