Dopo il risultato di martedì, un altro passo avanti nella preparazione di quella che sarebbe sicuramente una rivincita è stato fatto.

Seppure ricorrendo ad una colossale e sfacciata fortuna, visti i numerosi legni colpiti dal PSG, seppure con tutti i se i ma dell'arbitraggio di Orsato (una sentenza anche in Europa) il Borussia Dortmund ha sconfitto per 2-0 (risultato aggregato) la squadra di Parigi e si è qualificato per la finale di Champions League che si disputerà a Wembley... proprio come nel 2013, quando i gialloneri persero dal Bayern Monaco.

Se stasera il Bayern dovesse superare il Real Madrid, allora il 1 giugno a Londra si ripeterebbe la partita di 11 anni fa, con il Borussia intenzionato a rifarsi. La partita terminò 2-1.

Edin Terzic, allenatore del Borussia, ha riassunto così i match di ieri, finito 1-0: "È stata una vittoria meritata, una buona prestazione della squadra. Avremmo potuto segnare più gol, ma anche loro avrebbero potuto farlo. Ecco perché il risultato è OK dal mio punto di vista. Noi abbiamo corso molto, ma è necessario in una partita come questa. Devi guadagnarti il ​​posto per Wembley, ora ci serve solo un pareggio nella gara di ritorno, ma vogliamo vincere anche la prossima settimana e abbiamo buone opportunità".

Ovviamente deluso - e a buon diritto - Luis Enrique"Questo è il calcio. A volte è meraviglioso, altre volte va così. Dovremo analizzare le occasioni create da entrambe le squadre. È stata una partita difficile. Ousmane Dembélé, con il suo modo di difendere, sapevamo che avrebbe potuto fare un lavoro su Emre Can. Volevamo creargli difficoltà con i tre attaccanti contro i tre difensori, e bloccare il loro perno centrale per evitare che la palla arrivasse a Füllkru. Tutti sapevano che non sarebbe stato facile. Questa è la semifinale di Champions League. Lo spogliatoio è un po' giù, soprattutto dopo aver colpito più volte il palo. Ma abbiamo avuto i nostri tifosi che ci spingevano durante tutta la partita. Dobbiamo riconoscere che questo è uno stadio eccezionale, con un pubblico che sa sostenere la propria squadra".