È stata inaugurata per la festa delle donne, a Roma, alla presenza del presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, la mostra "Patriote d'Italia", promossa dal Dipartimento Pari opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili di FdI e curata dalla senatrice Isabella Rauti ed Emanuele Merlino, come responsabili scientifici del Progetto, con la collaborazione di Margherita Grassellini, Ilaria Partipilo e Roberta Tessitore. L'elaborazione grafica è di Stefania Giuseppetti.
La mostra, multimediale ed itinerante, rientra in un progetto più articolato che comprende il portale dedicato (www.patrioteditalia.it) e la pubblicazione di un Catalogo ragionato della mostra stessa. Il percorso espositivo si snoda attraverso 23 pannelli (di cui uno introduttivo ed uno finale), che raccontano 50 profili femminili: scienziate, giornaliste, politiche, educatrici, combattenti, letterate, attrici, sportive, imprenditrici, crocerossine, infermiere.
Ma non solo: alle figure storiche si aggiunge una moltitudine di donne sconosciute, anonime e quasi invisibili che si è voluto onorare e idealmente ricordare. Sono le vittime innocenti di ingiustizie, di egoismo sociale, delle tante forme della violenza. Donne cadute in servizio e nei luoghi di lavoro; donne uccise per mano di chi diceva di amarle. I due pannelli conclusivi, infatti, ricordano le vittime di femminicidio e quelle delle 'morti bianche' sui luoghi di lavoro, compreso il personale sanitario femminile impegnato a fronteggiare la pandemia.
"Il Dipartimento Pari opportunità di FdI - ha spiegato Giorgia Meloni - ha deciso di celebrare questa ricorrenza dell'8 marzo raccontando le patriote italiane. Tante donne che in tanti ambiti diversi hanno fatto questa nazione. Sappiamo tutti, al di là delle celebrazioni una volta all'anno, quanto le donne sono state fondamentali nella storia d'Italia nonostante le enormi difficoltà che hanno avuto e continuano ad avere. Abbiamo scelto di raccontarla con alcune donne simbolo, chiudendo la mostra con uno specchio per dire a ciascuna donna che verrà qui che anche lei nella sua vita può scegliere di essere una patriota e di fare il suo meglio per dare un contributo al futuro di questa nazione. Un modo più intelligente per raccontare il ruolo delle donne e cosa sarebbero state di più se le donne avessero avuto davvero le stesse opportunità degli uomini. Quindi è anche un monito per la politica a fare di più"."Abbiamo deciso di celebrare la giornata internazionale della donna - ha sottolineato Isabella Rauti - con una mostra il cui scopo è quello di raccontare le donne che hanno lasciato un segno per quanto riguarda il passato nella nostra storia nazionale ma anche quelle invisibili. Il filo conduttore è quello di storie di donne molto differenti tra di loro, ognuna con le sue idee e a modo loro comunque tutte un esempio, un punto di riferimento, e che hanno rappresentato l'amore patriottico vero, lo spirito di sacrificio, la generosità e l'altruismo. Donne che hanno messo al di sopra dell'interesse individuale personale un interesse più grande, il più grande, che è quello del senso di appartenenza alla propria Nazione. Ci sono rappresentate varie categorie, le donne pedagogiste e le attrici, le sportive, le costituenti, le donne impegnate in politica, le crocerossine, le donne che hanno vissuto la guerra in prima persona e poi arriviamo ai giorni nostri dove non troverete dei nomi e cognomi ma una moltitudine di donne che sono quelle che hanno perso la vita nel luogo di lavoro oppure quelle uccise da chi pensavano le amasse".
A margine dell’evento la presidente di Fratelli d’Italia e dell’Ecr europeo ha rilasciato una dichiarazione sui fatti tragici in Ucraina: "Credo che la comunità internazionale stia obiettivamente facendo molto, mi pare che la compattezza che in questo caso l'Occidente ha dimostrato sia un segnale molto forte su questo fronte. Che cosa avrebbe dovuto fare prima la diplomazia? Ce lo dobbiamo dire, è mancata la comunità internazionale, è mancata l'Unione Europea perché è mancata la capacità di prevenire quello che stava per accadere", ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni "E' la dimostrazione che l'Europa su tante cose quando serve, manca. Grande assente è la diplomazia europea", ha aggiunto Meloni che poi ha concluso: "C'è da considerare però anche il fatto che l'Italia come l'Europa escono da una situazione complicata. Acconsentiamo alle sanzioni, ma non possiamo non vedere l'impatto che rischiano di avere sulla nostra economia".