Nel suo intervento al Forum Ambrosetti, la ministra Lamorgese ha parlato anche del problema legato alla migrazione.
Queste sono le parole "ufficiali" della ministra riportate, in relazione al problema, nella nota stampa del Viminale:
"Violazioni dei diritti fondamentali, povertà, disuguaglianze, epidemie e varie forme di vulnerabilità rappresentano, notoriamente, i maggiori fattori di spinta alla migrazione.In questo momento i nostri sforzi si stanno indirizzando a dare sostegno ai Governi africani - specie Libia e Tunisia - aiutandoli ad accrescere la loro capacità di risposta nell'amministrazione della cosa pubblica, nella gestione dei flussi migratori e nel conseguente controllo delle frontiere terrestri e marittime.Sono convinta che bisogna dare ancora più forza allo spirito del vertice di Malta, in cui si era condiviso il principio della solidale collaborazione nell'accoglienza dei migranti.La mia idea è che le ricollocazioni vadano portate su un piano più stringente, che presenti, se non connotazioni di una vera e propria obbligatorietà, una stretta correlazione, quasi in termini di premialità, con i meccanismi di finanziamento europei, a cominciare da quelli del Recovery Fund".
Queste invece, le parole rilasciate a commento con i media:
"Gli sbarchi... non devono partire, ma nel momento in cui partono... Ci sono stati sempre gli sbarchi autonomi! Una delle accuse è che non li abbiamo bloccati, ma io non credo di poter bloccare i barchini affondandoli!Certamente un'opera va fatta, ma nel Paese di provenienza: quello è il nostro impegno sulla Tunisia con l'Europa. ... Non si distingue mai tra barchini e Ong. Tutti i numeri che abbiamo oggi sono, quelli di luglio, tutti numeri di barchini. I migranti dell'unica Ong sono i 350 sbarcati la scorsa settimana".