Secondo la Palestine Prisoner's Society (PPS), nella mattina di lunedì, le forze israeliane hanno arrestato almeno 19 palestinesi in varie zone della Cisgiordania.
Tra questi anche il fratello minore di Ahed Tamimi, la ragazzina diventata simbolo della lotta di indipendenza del popolo palestinese che, insieme alla madre, fu arrestata alla fine del 2017 da militari israeliani per essere poi rilasciata alla fine di luglio dello scorso anno, dopo aver trascorso ben otto mesi in prigione. Motivo dell'arresto? Aver schiaffeggiato un soldato israeliano che era entrato nel cortile della sua abitazione.
"Un gruppo di soldati israeliani ha fatto irruzione nella nostra casa di Nabi Saleh, vicino a Ramallah, e ha arrestato nostro figlio Mohamed", hanno dichiarato i genitori del ragazzo, Nariman e Bassem Tamimi. "Hanno fatto irruzione all'alba".
La ragione dell'arresto di Mohammed, 15 anni, non è chiara e l'esercito israeliano non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale al riguardo.
Secondo l'agenzia di stampa dell'ANP, le forze israeliane fanno irruzione nelle case dei palestinesi in Cisgiordania quasi quotidianamente con il pretesto di dar la caccia a palestinesi "ricercati", finendo spesso per creare scontri con i residenti. Tali "raid", che si svolgono anche in aree sotto il controllo dell'Autorità Palestinese, sono in realtà effettuati senza validi motivi e in modo del tutto arbitrario.
Il 9 aprile gli israeliani sono chiamati al voto per rinnovare il mandato dei parlamentari della Knesset per i prossimi 4 anni.