"Appena finisce il lockdown vado dal parrucchiere" dicono donne e uomini. Ma potrebbe non essere così semplice.

Quello della bellezza è stato tra i settori più colpiti dal Covid-19, numerosi imprenditori sono stati travolti da un improvviso azzeramento del fatturato e la loro ripresa non si prospetta così rapida.

Nella nuova normalità saranno ancora vietati assembramenti di persone. Non succederà più di condividere il salone con tante persone in attesa per la piega, il lavaggio dei capelli non avverrà più su una poltroncina fianco a fianco con un altro cliente, impensabile usufruire di servizi estetici nella stessa cabina.

Come cambierà l’esperienza dal parrucchiere? Come ci garantiremo un appuntamento in sicurezza dall’estetista? A queste e ad altre domande ha provato a dare una risposta Uala, sito dedicato al mondo della bellezza, che ha intervistato oltre 3.000 utenti in Italia e ha confrontato le risposte con quelle di 250 gestori di salon e di una selezione di top manager delle principali aziende beauty, provando a tracciare i confini della realtà con cui dovremo convivere a breve. 

Una cosa è certa: il coronavirus non ha fermato il desiderio di bellezza!

In questo nuovo scenario l’unico modo per assicurarsi un appuntamento sarà la prenotazione, meglio se online, i saloni dovranno quindi dotarsi di strumenti tecnologici adeguati per la gestione dell’agenda e per la vendita dei prodotti, per questo l’attività di consulenti fiscali, legali e marketing sarà fondamentale.

“Se la percezione della crisi economica generata dal coronavirus è alta, è d’altro canto rilevante la voglia di riscatto degli imprenditori, dobbiamo aiutarli a reinventare l’organizzazione delle loro attività e a ripartire con molte novità nella gestione dei saloni, offline e online. Le attività devono essere consapevoli che oggi servono competenze digitali che sappiano uscire dalla tradizionale modalità del lavoro, perché il modo di lavorare,  oggi è mutato profondamente.  È necessario rivedere la posizione fiscale dell’azienda, occorre adattarla ad un piano di sviluppo nel settore dell’e-commerce prestando attenzione alla diversa normativa, dotandola di un sito, un’applicazione che tenga conto del rispetto della privacy, far in modo che essa sia presente sui social e sui motori di ricerca. Per questo ho ampliato il mio team e sto collaborando con professionisti esperti  del tema digitale, avvocati e consulenti marketing ci aiuteranno a promuovere, in modo puntuale ed efficace, il restyling aziendale anche nei settori più tradizionali.”

Così Giovanna Asonte, titolare dello Studio Consulting.