Qualche punto di chiarezza per capire che in Italia la situazione è differente perché il Governo Meloni è dalla parte degli agricoltori, senza se e senza ma. Se i problemi sono stati causati dalle scelte di Bruxelles, creare difficoltà ai nostri cittadini non ha molto senso. In Italia non c’è un Governo da convincere come in altre nazioni. Sappiamo bene quel che va fatto.Qualsiasi occasione è utile per ricordare il ruolo fondamentale dei nostri agricoltori, in Italia e in Europa. Le politiche dell’Unione Europea, avallate dai Governi che ci hanno preceduto, sono state semplicemente folli. Hanno fatto scelte tese a diminuire la produzione e le terre coltivate in cambio di sussidi sempre più bassi, utilizzando la sostenibilità ambientale come una clava.Risultato: - 24% di imprese agricole in Europa e tanta terra lasciata incolta.Le prime aree che hanno subito gli effetti di queste politiche sono state quelle più deboli, con effetti devastanti dal punto di vista economico, sociale e ambientale. In Italia abbiamo perso il 30% delle imprese agricole e nelle aree del Sud arriviamo al 45%. Vincoli, obblighi, costi di produzione sempre più alti (+22% nel 2021-22) hanno esasperato gli agricoltori, che non riescono più a sostenere le proprie imprese e con loro le proprie famiglie.Il Governo Meloni dal suo insediamento, 16 mesi fa, ha scelto un’altra strada. Per noi l’agricoltore è il primo ambientalista perché senza di lui la terra sta peggio, e non meglio.L’utilizzo degli agrofarmaci è necessario a garanzia di produzioni fino al momento in cui si avranno piante più forti, in grado di resistere alle fitopatie e ad altre forme di aggressione. Cancellare le cure senza alternative non significa migliorare l’ambiente, ma cancellare le produzioni europee sostituendole con prodotti che arrivano da Paesi terzi, e che usano pesticidi in quantità nettamente superiore ai nostri agricoltori [lo dice uno che ha vietato la carne coltivata per motivi di cautela e non sulla base di dati scientifici, ndr].Aumentare i costi di confezionamento dei prodotti ricade sulla intera filiera e l’anello più debole, il produttore, è ancora una volta penalizzato.L’uomo è un bioregolatore: deve evitare che le specie si estinguano, ma anche ridurre gli eccessi di presenza. Ora esiste un problema non rinviabile che riguarda ungulati e grandi carnivori, che vanno ridotti nel numero sulla base di dati scientifici. Ci deve essere equità nella distribuzione del valore all’interno della filiera e nessuno, dal produttore alla persona che consuma passando per la grande distribuzione, deve approfittare della sua posizione dominante.La sicurezza alimentare va garantita con cibo di qualità per tutti, e non da prodotti realizzati in laboratorio tradendo il rapporto tra terra-lavoro-alimentazione. I Fake Food e in particolare la carne coltivata sono una minaccia dal punto di vista etico, sociale, alimentare ed economico [mentre invece gli allevamenti intensivi che consumano i due terzi della produzione agricola e con gli animali che si nutrono di topicidi e antibiotici sono un prodotto di qualità, ndr].Il Governo Meloni con il Ministero della Sovranità Alimentare, pur nelle ristrettezze dell’attuale bilancio dello stato, ha:- Garantito alle regioni di intervenire per ridurre la popolazione dei cinghiali quando il suo eccesso è dannoso per agricoltura o sanità pubblica.
- Raddoppiato i fondi PNRR per le filiere agricole (+2 miliardi).
- Aumentato fondo Agrisolare (+830 milioni) eliminando l’odiosa restrizione di autoconsumo e portando all’80% il massimo del contributo per produrre energia pulita.Attivato le misure di PNRR per:400 milioni acquisto macchine agricole, 100 milioni frantoi, oltre che misure in favore della logistica portuale e di servizi agli agricoltori.Attivato fondi per:250 milioni per acquisto macchine agricole, 90 milioni per acquisto trattori con INAIL, 100 milioni fondo in sostegno filiere deboli, 300 Milioni per nuovo fondo per emergenze in Agricoltura (a cui si aggiungono sostegno a settori in grave crisi a causa di eventi straordinari come pere, kiwi, viticoltura, frutta in genere per decine di milioni), coperto un “buco” di 190 milioni che avrebbe portato ad una riduzione netta del contributo per i premi assicurativi a danno degli agricoltori, attivato azioni promozionali delle filiere in Italia e all’estero per aumentare valore dei prodotti, attivato azioni diplomatiche per affrontare e risolvere problematiche di export dei nostri prodotti, aumentato il fondo ISMEA per Cambiali Agrarie finalizzato a garantire credito agli agricoltori, modificate le norme per semplificare utilizzo fondi ricevuti, istituito il servizio civile in agricoltura per 1000 giovani dal prossimo anno, riorganizzato Agea velocizzando i pagamenti agli agricoltori e restituendo certezze sulle tempistiche, istituito tavolo per la revisione della PAC e la pianificazione degli interventi futuri con Regioni e Associazioni rappresentative.L’Italia HA MANTENUTO i benefici sul carburante agricolo e non ha intenzione di cambiare come è avvenuto in molte parti d’Europa questa scelta.L’Italia è la PRIMA nazione al modo che vietando la carne sintetica protegge i cittadini europei e gli agricoltori. Il nostro governo ha convinto la stragrande maggioranza degli Stati a sostenere questa posizione.L’Italia si è schierata in Europa con grande coraggio contro le normative emissioni che paragonava le stalle a industrie in termini di inquinamentoL’Italia si è schierata contro la direttiva che indebolisce il modello del riciclo nel quale siamo avanguardia in favore del riuso. Gli eccezionali costi non sono compensati da discutibili vantaggi e finiranno per gravere su tutta la filiera.In 16 mesi abbiamo rimesso al centro dell’interesse della politica l’Agricoltura e in UE siamo diventati la Nazione di riferimento per gli Stati che hanno il nostro stesso obbiettivo.Creata cabina di coordinamento tra tutte le nostre forze dell’Ordine per verificare in modo più efficace il rispetto delle norme, a cominciare dalle importazioni di grano e sul prezzo del latte.Questo Governo è al fianco di chi intende lavorare per avere il giusto reddito e creare ricchezza per se e la Nazione.Molto ancora si può e si deve fare, ma siamo e rimaniamo convintamente al fianco degli agricoltori, pronti al massimo impegno in Italia come in Europa.
Questo è quanto ha scritto oggi il ministro dell'Agricoltura (e della Coldiretti) del governo Meloni, Francesco Lollobrigida.
Però, nonostante tutte le meraviglie realizzate dal governo in un anno e mezzo dal suo insediamento ed elencate dal ministro cognato di Giorgia Meloni per contrastare le perfide politiche di Bruxelles (di nuovo tornata perfida), anche in Italia, come nel resto d'Europa, gli agricoltori sono scesi in piazza a protestare.
In "tutta" Italia:
- Venezia, esplode la protesta degli agricoltori (La Nuova Venezia)
- Protesta dei trattori, chiuso il casello dell'A1 a Orte: decine di agricoltori schierati coi loro mezzi (Corriere Roma)
- Pescara, la protesta dei trattori arriva in centro città (Lapresse)
- Non si placa la protesta degli agricoltori in Calabria. E lunedì potrebbe essere un'altra giornata campale (Gazzetta del Sud)
- Protesta dei trattori, cortei in tutta Italia da Pescara a Enna (Sky Tg24)