Nel Bioparco di Roma i tapiri condividono il recinto misto del Sud America dove sono presenti i capibara (i roditori più grandi del mondo), i nandù (uccelli simili agli struzzi) e i mara (lepri della Patagonia).
Il tapiro vive nelle foreste pluviali del Sud America nutrendosi di foglie, arbusti, corteccia e frutti, che strappa con la proboscide prensile. Da buon nuotatore qual è, trascorre gran parte del suo tempo in acqua.
I cuccioli nascono dopo una gestazione di 13 mesi e rimangono a stretto contatto con la madre per i primi 6/7 mesi di vita.
Il tapiro è una specie minacciata di estinzione, per questo considerata "Vulnerabile" nella lista redatta della IUCN, l'Unione per la Conservazione della Natura. Le cause sono dovute alla deforestazione e alla caccia, principalmente per la carne.
Questa premessa per capire l'importanza della notizia che, proprio al Bioparco di Roma, il 12 ottobre è nato un cucciolo di tapiro che pesa 4/5kg. Un maschio adulto arriva a pesare fino a 250kg.
Il Bioparco è membro dell’EAZA – Unione Europea Zoo e Acquari – e collabora con molte istituzioni impegnate nella conservazione delle specie a rischio di estinzione partecipando a progetti che si basano sull’interscambio di animali fra uno Zoo e l’altro. Scambio che deve avvenire secondo precisi standard, soprattutto dal punto di vista genetico.
La nascita del cucciolo di tapiro è avvenuta proprio grazie al programma europeo di riproduzione in cattività per le specie minacciate di estinzione a cui il Bioparco partecipa.
La famiglia del cucciolo di tapiro è composta dal papà Josè, di 11 anni, nato al Bioparco nel maggio del 2005, dalla mamma Elisabeth, nata nel 2010 presso lo Zoo di Paignton, in Inghilterra, e dal fratello John nato al Bioparco ad agosto dello scorso anno.
Unica nota triste, il nome assegnato alla "povera" bestia. Il piccolo di tapiro si chiama Staffello, in onore di Striscia la Notizia ed in particolare di Valerio Staffelli. Difficile immaginare che, con un nome simile, non possa non essersi "attapirato" pure lui!