Negli ultimi giorni il mercato del petrolio è stato interessato da due notizie che hanno indirizzato il movimento dei prezzi.
La prima è la decisione degli Stati Uniti di rilasciare riserve strategiche per un milione di barili al giorno. La seconda è la riunione dell'OPEC+ che ha deciso di confermare il piano di incremento graduale dell'output, nonostante la crisi esistente dal lato dell'offerta.
Ma non bisogna dimenticare la guerra in Ucraina e le possibili conseguenze di un cambio di rotta improvviso, da parte dell'Ue, in relazione all'importazione di gas e petrolio dalla Russia.
Intanto il prezzo del greggio è sceso sotto i 100 dollari al barile, dopo aver raggiunto addirittura quasi 140 all'indomani delle sanzioni che vennero imposte alla Russia il mese scorso.