I gilet gialli che sabato 8 dicembre hanno manifestato per le vie di Parigi sono stati poco meno di 10mila, 125mila, invece, quelli scesi in piazza nel resto della Francia.

Ed anche questo sabato le violenze non sono mancate, con la polizia che, a fine giornata, ha comunicato di aver fermato un migliaio di persone, di cui 620 nella sola Parigi, sequestrando martelli e mazze da baseball.

A Parigi sono state date alle fiamme auto, danneggiati negozi e ristoranti con la polizia che ha fatto ricorso a gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e cavalli per caricare i manifestanti nelle vie del centro, nei pressi degli Champs Elysees. Gli scontri sono proseguiti per tutta la giornata, fino a sera, quando i manifestanti hanno pensato che fosse arrivata l'ora di tornarsene a casa.

Ma le violenze non si sono registrate solo a Parigi. A Nantes, Poitiers, Bordeaux, Lione, e soprattutto a Tolosa e Marsiglia, si sono avuti scontri importanti con le forze dell'ordine, a cui hanno fatto seguito numerosi arresti.

Nata per opporsi all'aumento delle accise sui carburanti fossili volte a promuovere l'acquisto di auto meno inquinanti, quella dei gilet gialli è diventata una protesta contro Macron e le sue riforme che, secondo molti francesi, favorirebbero solo i ricchi.

Della protesta dei gilet gialli ne ha approfittato il presidente Donald Trump, come dimotrazione dell'inutilità dell'accordo di Parigi sul clima, da cui gli Stati Uniti si sono ritirati: "Giornata molto triste a Parigi", ha scritto Trump in un tweet. "Forse è il momento di porre fine al ridicolo ed estremamente costoso accordo di Parigi e restituire il denaro alle persone sotto forma di minori tasse?"

Per fermare la protesta che, considerando il periodo delle festività, incide negativamente sulle entrate di molti commercianti, il governo aveva fatto numerose concessioni, tra cui il blocco di alcuni aumenti pianificati a partire dal prossimo anno, con un costo che avrebbe inciso sul bilancio dello Stato per 4 miliardi di euro.

Ma i manifestanti vogliono che Macron faccia di più per aiutare le famiglie in difficoltà, aumentando il salario minimo, diminuendo le tasse, aumentando le pensioni... perché anche in Francia la gente ha iniziato a ritenere che sia arrivato il momento di poter riprendere a vivere e non di doversi accontentare di continuare a sopravvivere.

Per questo, i gilet gialli hanno iniziato a chiedere le dimissioni di Macron che lunedì ha dato appuntamento ai francesi per un discorso alla nazione. Non resta che attendere le misure che il presidente francese proporrà al Paese, per capire se saranno giudicate sufficienti a fermare la protesta.