E' un Fitto in gran forma quello intervistato dal direttore di Affaritaliani.it. all'eventi organizzato dal primo giornale online e la associazione Aepi, Il parterre è di tutto rispetto nella mattinata al palazzo wedekind in Piazza Colonna.

Quattro ministri, infatti, oltre a Fitto, Zangrillo, Tajani e la Casellati presenziano al meeting. Ma certamente quello forse più atteso era proprio quello degli affari europei, che non delude le aspettative e con il suo solito tono chiaro e risoluto si sottopone di buna lena alle domande di Perrino. "Abbiamo modificato il Pnrr per motivi oggettivi c'è stata una rimodulazione per esigenze nuove, per oltre metà degli obiettivi e l'abbiamo fatto con la condivisione dalla Commissione europea. Il piano nella sua struttura originale era bello da raccontare ma per noi difficile da realizzare" dichiara di fronte ad una platea gremita, rivendicando con orgoglio e una punta di polemica i grandi risultati ottenuti da lui e dal governo.

La commissione nelle settimane passate aveva promosso a pieni voti lo sforzo di Fitto sul Pnrr, sancendo nei numeri come il nostro paese sia il migliore in Europa. Con grande maestria Fitto si smarca dalle polemiche scatenate dalle affermazioni del commissario Gentiloni in merito alla scelta dei fondi del piani decisi da un algoritmo.  2 prima degli algoritmi c'è stato un dibattito" è stata la sua chiosa in merito. Nel ricordare poi che "siamo in fase di verifica per gli ultimi aspetti della quinta rata e abbiamo fatto una cabina di regia per il raggiungimento dei 37 obiettivi per la sesta rata per fare richiesta di pagamento", Fitto ha rilevato che "oggi il nostro Paese è più avanti degli altri paesi membri".

Il suo quindi è una rivendicazione dei grandi risultati ottenuti, che sono il frutto di una visione del governo, che comprende anche la incorporazione del piano di resilienza a quello della coesione, cosa che adesso la stessa commissione sta consigliando di fare a tutti gli altri paesi. "Giorgia Meloni già prima delle elezioni politiche del 2022, alla convention di Fratelli d'Italia di Milano, aveva indicato la priorità di modificare il Pnrr e tutti subito avevano detto che sarebbe stato impossibile farlo. E' stato modificato per dati oggettivi, per la situazione internazionale e in particolare per l'intervento della Russia in Ucraina.

Con la rimodulazione abbiamo riscritto oltre la metà del piano. La narrazione è che vada tutto male ma in realtà siamo il Paese più avanti in Europa. Sette nuove riforme si sono aggiunte alle 57 già in programma, l'Italia - ha ricordato il ministro - ha ottenuto 194 miliardi più 30 di fondo complementare per un totale di 220 miliardi.

Di questi, oltre 150 a debito". hai poi parlato della grande occasione che ha con queste elezioni europee Fratelli d'Italia di diventare il vero ago della bilancia del nuovo parlamento, rivendicando ( Raffaele Fitto prima di diventare presidente è stato copresidente del gruppo Ecr, prima di passare il testimone a Nicola Procaccini) il grande lavoro svolto con un piccola pattuglia di deputati ( 6 poi in seguito diventati 9 grazie agli innesti da altri gruppi) nella passata legislatura.  Infine ha sottolineato l'importanza della messa a terra delle opere, e parlando dell articolo 2 del decreto che responsabilizza la efficacia delle varie amministrazioni ed enti locali nella capacita di spesa dei fondi messi a disposizione.  

"Nel Def è indicato che parte della crescita è legata agli investimenti del Pnrr - ha aggiunto Fitto - Ora è la fase di messa terra, necessità successiva è che si consolidi". Con 220 miliardi del Pnrr e 150 a debito "c'è la necessità di qualità della spesa alta. Il tema della coesione è importante perché bisogna semplificare e concentrare la spesa sulle cose che aumentino l'efficacia. Si può e si deve partecipare alla crescita".