Mi è arrivata un’altra richiesta di processo perché ad agosto ho bloccato lo sbarco di clandestini dalla nave di una ONG spagnola.Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai!!!"Rischio un ulteriore processo per aver difeso i confini italiani? L’ho fatto, lo rifarei e lo rifarò: se devo difendere il mio Paese, non ho paura di niente e di nessuno.

Così lo scorso febbraio il senatore Matteo Salvini informava coloro che lo seguono sui social dell'ennesima richiesta di rinvio a giudizio per aver negato un porto a dei naufraghi salvati in mare.


Martedì 26 maggio, come riporta il comunicato del Senato, la Giunta [delle elezioni e delle immunità parlamentari] ha proseguito l'esame della domanda di autorizzazione a procedere in giudizio ai sensi dell'articolo 96 della Costituzione nei confronti del senatore Matteo Salvini nella sua qualità di ministro dell'Interno pro tempore. Il Presidente relatore [Maurizio Gasparri] ha ribadito, in sede di replica, con ulteriori argomentazioni, la propria proposta conclusiva, volta a proporre il diniego della richiesta di autorizzazione a procedere di cui al documento in questioneDopo gli interventi in dichiarazione di voto dei senatori Bonifazi, Balboni, De Falco, Grasso, Rossomando, Stefani, Paroli, Evangelista, Giarrusso e Riccardi, la Giunta, a maggioranza, ha approvato la proposta, formulata dal Presidente in qualità di relatore, volta al diniego dell'autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Matteo Salvini, Ministro dell'interno pro tempore, e l'ha altresì incaricato di redigere la relazione per l'Assemblea.

13 voti a 7 il risultato del voto dei componenti della Giunta. I 13 voti a favore della relazione del presidente Gasparri sono di Lega (Pillon, Urraro, Augussori, Stefani, Pellegrini), Forza Italia (Malan, Paroli, Modena e Gasparri), Fratelli d’Italia (Balboni), Autonomia (Durnwalder), Riccardi (M5s) e Misto (Giarrusso). 

Contro la relazione di Gasparri e a favore dell'autorizzazione a procedere, 4 del M5S (D’Angelo, Crucioli, Evangelista, Gallicchio), la Pd Rossomando, Grasso di Leu e De Falco del gruppo Misto. Non hanno votato i tre rappresentanti di Iv (Cucca, Bonifazi, Ginetti).


Italia Viva, tramite il capogruppo Bonifazi, ha commentato così la sua decisione: 

Italia Viva ha deciso di non partecipare al voto sulla vicenda Open Arms: ci rimettiamo dunque all’aula. Non c’è stata a nostro parere un’istruttoria seria, così come avevamo richiesto, sia in questo caso che nella precedente vicenda Gregoretti: era necessario ricevere indicazioni sui rischi reali di terrorismo e sullo stato di salute riguardo alle imbarcazioni bloccate in mare dall’ex ministro dell’Interno, che non sono arrivate.La motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto risiede però nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex Ministro dell’Interno dei fatti contestati. Diversamente, pare che le determinazioni assunte da quest’ultimo abbiano sempre incontrato, direttamente o indirettamente, l’avallo governativo. Numerosi sono dunque i dubbi che ancora oggi residuano in riferimento al caso Open Arms. Sarebbe stato opportuno che tali incertezze venissero chiarite mediante un’attività istruttoria ulteriore. Dunque, allo stato dell’arte, Italia Viva, coerentemente con le posizioni tenute nelle precedenti votazioni, ed in mancanza degli elementi istruttori richiesti, decide di non partecipare al voto.

Una posizione, quella del partito di Renzi supportata da un altro dei suoi scudieri, Davide Faraone:

Ovviamente a Renzi, che dirige l'orchestra della sua banda, non importa un fico secco della vicenda Open Arms e delle responsabilità di Salvini. Quella che gli si è presentata oggi era solo un'altra occasione per mettere sulla graticola la tenuta della maggioranza e, soprattutto, il premier Conte da lui identificato come principale ostacolo alle sue trame politiche. Quindi, il voto in Aula che concluderà la vicenda sarà una nuova arma di ricatto per Renzi che deciderà di utilizzarla in base alla convenienza del momento. Niente di nuovo sotto il sole... 


Naturalmente, il protagonista di giornata, Matteo Salvini, non poteva non esultare per l'esito del voto, che è stato ovviamente spacciato come prova della bontà di quanto da lui fatto. Non poteva andare altrimenti. Questa la sua dichiarazione a supporto: 

No allo sbarco dei 161 immigrati dalla Ong spagnola Open Arms, la Giunta del Senato ha appena votato (13 a 7) che ho fatto solo il mio dovere, nell’interesse del popolo italiano. Grazie a loro, e grazie a Voi.Adesso la parola passa al Senato, vediamo se PD e 5Stelle insisteranno per il processo. Io non cambio idea e non mollo, mai. Per i miei figli, per i vostri figli, per l’Italia.