Questa la dichiarazione di Paolo Campo, presidente della Commissione ambiente del Consiglio regionale della Puglia, dopo l'approvazione della legge che definisce sconti nella bolletta del gas alle famiglie e compensazioni per i territori provenienti dalle aziende che gestiscano infrastrutture e impianti energetici sul territorio della Puglia come ad esempio il Tap e le centrali come quella Enel di Brindisi:
“Le famiglie pugliesi soffriranno meno gli effetti economici della crisi energetica grazie alla scelta del Consiglio regionale di approvare la legge, unica in Italia, che ridefinisce la relazione tra la nostra comunità e le imprese che producono e trasportano energia sul nostro territorio.Tutti questi soggetti economici dovranno corrispondere risorse utili a sconti in bolletta e misure di “compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale” utili a ridurre gli effetti negativi derivanti dalle infrastrutture e dagli impianti, migliorare la sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche, promuovere il risparmio energetico e l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili e realizzare interventi di forestazione all’interno e nelle vicinanze delle città.Nel caso specifico di TAP, la società che fa transitare gas metano attraverso la Puglia, la misura di compensazione ammonterà al 3 per cento dell’ammontare del valore commerciale del gas trasportato e lo sconto in bolletta sarà praticato direttamente alle famiglie.Cosa fare con questi fondi e come farlo sarà frutto della negoziazione tra i produttori e la Regione, che si farà portavoce delle comunità locali, partendo dalla salvaguardia dei soggetti sociali più deboli e fragili.Nessuno s’illude che la legge approvata dal Consiglio regionale basti a ottenere gli obiettivi indicati. A partire da oggi inizia il confronto con il Governo che, mi auguro, terrà conto di ciò che i pensano e vogliono i pugliesi”.
Questa, invece, la dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati, primo sottoscrittore della proposta di legge sulle compensazioni territoriali:
"Da una proiezione, che riferisco solo per orientamento, si potrebbe trattare di 314 milioni di sconti su una spesa complessiva annua delle famiglie pugliesi pari a 870 milioni.Infatti, le famiglie pugliesi sono 1milione e 500 mila, con una spesa media per famiglia di 576 euro, calcolata su febbraio 2022.Su chi dovrà farsi carico di questo 3% nella filiera lo decideranno le stesse società e aziende in base ad accordi tra di loro che verranno ratificati entro 30 giorni dalla Regione Puglia".
Il Consiglio regionale ha approvato la legge con 25 voti, ma il centrodestra non ha partecipato al voto. Da parte del gruppo del PD si auspica adesso la collaborazione del Governo nazionale per proteggere l'iniziativa.