Ovviamente, uno come lui non poteva rinunciare a condire con attributi ancor più roboanti l'enfasi della sua retorica... a lui comunque abituale. D'altra parte, l'occasione lo richiedeva e Matteo Renzi non ha certo lesinato le parole nel descrivere la bontà della sua scelta politica, culminata, dopo l'uscita dal Pd, nella nascita ufficiale del suo nuovo partito, Italia Viva, avvenuta in occasione della 10.ma edizione della Leopolda.

Inoltre, libero dai vincoli che gli imponeva il Pd nel dover far finta di rappresentare anche la sinistra, adesso Renzi può esprimersi per quello che è sempre stato, un ex democristiano che cerca di ricreare la democrazia cristiana sul modello di Forza Italia, con la non piccola differenza che mentre la Dc - nel bene o nel male - era comunque un partito che rappresentava gli interessi di una parte del Paese e rappresentava degli ideali comuni, Forza Italia è - ma si dovrebbe meglio dire era - un partito che rappresenta sì gli interessi di una parte del Paese, ma soprattutto l'egocentrismo, la sete di potere e gli interessi personali di Silvio Berlusconi.

Matteo Renzi adesso vuole sostituirsi a Silvio Berlusconi e prendersi i profughi in uscita dal suo partito che hanno trovato in Salvini il sostituto naturale... ma solo perché nel frattempo è venuta meno una proposta di centro che potesse essere identificata come naturale prosecuzione di Forza Italia.

Ecco così Matteo Renzi ed ecco così il partito a supporto di lui stesso, Italia Viva che, per chiarezza, avrebbe pure potuto chiamarsi Forza Renzi.

Renzi dice di voler fare il verso a Macron, ma solo perché giudica ancora spendibile in Italia il nome del presidente francese che, in patria, non è poi così tanto apprezzato. In realtà cerca di prendersi deputati ed elettori da Pd e Forza Italia per arrivare il prima possibile, sia in Parlamento, che nel Paese, ad una soglia di consensi che lo porti in doppia cifra...

Quelle sopra riportate, seppure scontate e risapute, non sono deduzioni, ma la semplice riproposizione di ciò che lo stesso Renzi ha "confessato" quest'oggi nel discorso di chiusura della Leopolda:

«A San Giovanni ieri è finito un modello culturale di centrodestra che io non ho mai votato. Berlusconi non ha mai votato la fiducia a me, ma ha rappresentato per 25 anni un modello che, seppur con delle distorsioni, ha cercato di rappresentare l'area liberale del Paese.

Ieri Salvini ha preso le redini. Capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia. A chi crede che c'è spazio per un'area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta».

L'invito alla forzista Mara Carfagna, esplicito e pubblico, è stato fatto ieri dalla "delfina" Maria Elena Boschi. Inoltre, lo stesso Renzi aveva annunciato che nei prossimi giorni approderanno in Italia Viva nuovi nomi "importanti", anche nei gruppi di Camera e Senato.


Quale sarà lo scenario politico in Italia nei prossimi mesi? 5 Stelle e Pd continueranno ad oscillare intorno al 20%, l'estrema destra sovranista si stabilizzerà complessivamente tra il 20 e il 30%, e Italia Viva cercherà di attestarsi almeno intorno al 15%. In questo quadro, la legge elettorale verrà cambiata per l'ennesima volta - se le ultime tendenze saranno mantenute, in senso proporzionale.

Inutile aggiungere che caos e instabilità, già dalle prossime settimane, la faranno da padrone. E tutto perché gli italiani continuano a credere nei partiti personali e nel capo popolo di turno.