Homo Sapiens, la grande storia della diversità umana.
Roma - Palazzo delle Esposizioni - 11 nov. 2011 - 12 feb. 2012
Si mostrò, chiaramente e semplicemente con dovizia di particolari che: " A partire da circa 10 milioni di anni fa la "casuale" formazione di una barriera geologica lunga 6 mila km. la "Great Rift Valley" ostacolando le perturbazioni atlantiche, portò ad un progressivo graduale inaridimento dei territori più orientali del continente africano, prima frammentando la foresta pluviale e poi sostituendola con praterie e savane con attraenti spazi aperti ma anche rischiosi perché popolati di grossi predatori."
La conseguenza fu che i primati che vivevano sugli alberi da questi scesero e si trovarono a doversi muovere in mezzo alla BASSA vegetazione e a dover guardare AL DI SOPRA di essa per cercare cibo e avvistare in tempo i predatori, per cui con il passare dei millenni ASSUNSERO LA POSIZIONE ERETTA, che modificò l' incidenza dei raggi del sole sul cranio, favorendo con questo lo sviluppo delle attività cerebrali, e la posizione del collo e della gola, favorendo lo sviluppo del linguaggio, questi individui generarono una discendenza capace di sopravvivere alle nuove condizioni.
Qui cominciò la nostra carriera di bipedi che portò la trasformazione dei primati in quell'Homo sapiens che 200 mila anni fa ha iniziato, da una piccola valle dell'odierna Etiopia, il viaggio che lo ha portato a colonizzare l'intero pianeta e a convivere con altre specie umane e sopravvivere ad esse (grazie ad una migliore capacità di adattamento) formando la grande varietà di popolazioni e di culture che conosciamo.