Ha conquistato l'argento nella gara dei 100 metri agli Europei di Atletica Paralimpica a Berlino. È Monica Contraffatto, Caporal Maggiore Scelto dei Bersaglieri, che ha ricevuto i complimenti e le congratulazioni del Capo di Stato di Maggiore della Difesa, il Generale Claudio Graziano.

Dietro la conquista di questo argento c'è una storia, è la storia di una ragazza che non si è arresa mai e che con la sua forza di volontà, grinta e passione ci insegna che nella vita non bisogna arrendersi. Mai.  Nemmeno nei più difficili e drammatici.

Momenti terribili che lei ha vissuto in prima persona, quando si trovava in missione in Afghanistan nel 1° Reggimento dei Bersaglieri. Nel 2014, all'improvviso, la base (FOB) dove lei si trovava dispiegata nel Gulistan, nella provincia di Farah, venne attaccata dagli "insurgents" a colpi di mortaio.

Durante l'attentato perse la vita il sergente Michele Silvestri. Monica, nonostante fosse gravemente ferita, pensò prima di tutta a portare in salvo gli altri suoi commilitoni. Per questo suo atto di eroismo fu insignita della medaglia d'oro al valor militare, prima donna soldato a ricevere questa prestigiosa onorificenza, anche se lei ha sempre sostenuto di avere fatto solo il suo dovere e basta. La sua vita da allora cambiò radicalmente.

Le venne amputata una gamba. Ma Monica non si è mai arresa. Nonostante le sofferenze terribili, ha stretto i denti, non ha mollato,  si è fatta mettere la protesi, ha fatto la riabilitazione  e ce l'ha messa tutta per realizzare un altro sogno dopo quello di vestire la divisa dei Bersaglieri e cioè: correre.

Lo sport è stata la sua rinascita e la sua salvezza. E quell'argento conquistato a Berlino assieme alle altre medaglie negli anni scorsi, ha il sapore di una bellissima rivincita, una rivincita contro la sorte che la voleva privare dei suoi sogni inchiodandola per sempre su una sedia a rotelle.

Quell'argento conquistato con grinta, impegno, sacrificio e passione, resta il più bell'insegnamento di sempre: mai arrendersi, nemmeno quando la vita e le sue circostanze fanno di tutto per impedirti di rialzarti. 


Con il contributo di la sottile linea rossa