Monza, rocambolesca pole per Leclerc che beffa ancora una volta Hamilton
Come conquistare la pole di un gran premio di Formula 1? Non correndo in Q3. Questo è "quasi" quanto accaduto oggi nelle qualifiche del GP d'Italia sul circuito di Monza.
Dopo che mancavano meno di 7 minuti alla fine della Q3, quando ancora non tutte le vetture avevano compiuto il loro tentativo, l'Alfa Romeo di Raikkonen finisce fuori pista alla parabolica prima del traguardo, danneggiando abbastanza seriamente il posteriore della sua vettura. I commissari segnalano all'istante la sospensione della sessione mostrando bandiera rossa.
In quel momento, oltre a Raikkonen, anche Albon e Stroll sono senza tempo. Teoricamente anche Bottas che non aveva ancora tagliato il traguardo prima che la gara venisse sospesa. Al finlandese della Mercedes, verrà però poco dopo assegnato il tempo, visto che la bandiera è stata esposta quando lui era quasi già sulla linea del traguardo.
Tra coloro che hanno portato a termine il primo tentativo, Leclerc (Ferrari) è stato il più veloce con il tempo di 1:19.307.
Dietro di lui le due Mercedes di Hamilton e di Bottas, rispettivamente a 39 e 47 millesimi di distacco. Quarto, l'altro ferrarista Vettel a 150 millesimi.
In terza fila, le due Renault di Ricciardo, più lento di Leclerc di mezzo secondo, e di Hulkenberg, a 7 decimi dal primo. Quindi, settimo tempo alla McLaren di Sainz.
Dopo la bandiera rossa, forzatamente, tutte e 10 le vetture sono rientrate ai box. A quel punto è iniziata l'attesa. A 4 minuti dalla fine della Q3 i meccanici hanno iniziato a togliere le termocoperte e a mettersi di lato alle vetture, aspettando che qualcuno prendesse l'iniziativa e scendesse in pista.
Per quale motivo tale attesa? Perché il circuito di Monza si può descrivere come un rettilineo di quasi 6 km mascherato da qualche curva, necessaria a chiudere il tracciato. Pertanto, specie con le macchine di questa stagione, prendere la scia della vettura che ti precede significa guadagnare dai 3 ai 5 decimi.
Così, le prime vetture ad uscire sono state le Mercedes, quando ormai mancavano quasi 2 minuti alla fine della sessione di qualifiche. Tutte le altre macchine sono uscite subito dopo.
Già così i tempi erano comunque abbastanza stretti, dato che per iniziare l'ultimo tentativo i piloti dovevano completare un giro - con un tempo di circa 1'20" a velocità da qualifica - e tagliare il traguardo prima di evitare di prendere la bandiera a scacchi.
Nonostante ciò, le macchine che erano uscite in testa, dopo la chicane alla fine del rettilineo d'arrivo, hanno iniziato a rallentare per farsi superare, finendo per rallentare tutto il gruppo. Sono passati diversi secondi di indecisione, quando a qualcuno deve essere venuto in mente che in questo modo non sarebbero riusciti ad arrivare in tempo per fare un ultimo tentativo di qualifica.
Allora hanno iniziato a correre, ma è stato troppo tardi. Solo Sainz e Leclerc sono riusciti a non prendere la bandiera a scacchi ed hanno iniziato l'ultimo tentativo per migliorare il tempo sul giro. Leclerc, avvertito che era rimasto solo il pilota della McLaren come concorrente ha subito rallentato ed ha iniziato ad esultare per aver conquistato la pole. Esultanza giustificata, perché Sainz, che ha completato il suo tentativo, non è riuscito a migliorarsi.
La faccia del direttore a capo del team Mercedes, Toto Wolff, inquadrata dalle telecamere, a stento riusciva a nascondere sentimenti tra incredulità e disappunto per quanto avvenuto.
Da segnalare che in mattinata, durante la gara di Formula 3, la Campos di Alex Peroni è letteralmente decollata alla parabolica che precede il rettilineo del traguardo. Un'incidente spettacolare quanto terribile, con la macchina che si è avvitata più volte ad alcuni metri da terra prima di schiantarsi sulle barriere e poi sulla recinzione a bordo pista.
Fortunatamente e miracolosamente, il pilota è uscito dalla vettura illeso, sulle sue gambe, anche se poi è stato comunque accompagnato al centro medico per accertamenti.
A causare l'incidente un cordolo che ha fatto da trampolino alla monoposto di Peroni che aveva sbagliato traiettoria finendo a bordo pista. Il cordolo è stato prontamente rimosso, anche se la gara di Formula 3 è comunque finita in regime di safety car.
Le condizioni meteo per la gara di F1 di domenica sono confermate. Sono previsti temporali nella notte e pioggia in mattinata. Intorno a mezzogiorno la pista dovrebbe asciugarsi. Rimane l'incertezza che il tempo possa di nuovo peggiorare a gara in corso. Il via alle 15:10.