Da quest'oggi, la Corte Costituzionale ha un nuovo presidente. Riunitisi nelle scorse ore in camera di consiglio, i membri della Consulta, con 8 voti su 15, hanno eletto presidente la professoressa Silvana Sciarra, che pertanto sostituirà Giuliano Amato.

La neopresidente rimarrà in carica fino all'11 novembre 2023, data in cui scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale.

Come primo atto da presidente, Silvana Sciarra ha confermato come vicepresidenti Daria de Pretis (la sua principale sfidante che ha ottenuto gli altri 7 voti) e Nicolò Zanon (a cui non è stata assegnata alcuna preferenza).


Questo il suo curriculum.

Silvana Sciarra è la prima donna eletta giudice costituzionale dal Parlamento. Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Bari. Dottore di ricerca in Legge honoris causa, Università di Stoccolma 2006 e Hasselt 2012.

Harkness Fellow UCLA e Harvard Law School (1974-1976); Fulbright Fellow UCLA (1985); Warwick (Leverhulme Professor), Columbia Law School (BNL Professor), Cambridge (Arthur Goodhart in Legal Science 2006-2007), Visiting Professor Stoccolma, Lund, University College Londra, LUISS Roma.

Ha insegnato presso la Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie dell'Università di Siena.

Dal 1994 al 2003 ha ricoperto la cattedra di Diritto del Lavoro e Diritto Sociale Europeo presso l'Istituto Universitario Europeo. Direttore del Dipartimento di Diritto (1995-1996), ha coordinato il programma di Gender Studies (2002-2003).

È stata co-direttrice della rivista Giornale di Diritto del Lavoro e di Relazioni Industriali.

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Designata dal Consiglio dell’Unione Europea membro del comitato che fornisce un parere sui candidati all’esercizio delle funzioni di giudice e di avvocato generale della Corte di giustizia e del Tribunale (art. 255 TFUE).


Silvana Sciarra ha redatto 159 decisioni come giudice costituzionale. Alcune delle pronunce più significative sono pubblicate sul sito della Consulta, nella pagina della Presidente.

In materia di previdenza e di lavoro, pubblico e privato, si ricordano la pronuncia che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del blocco pluriennale della perequazione automatica per le pensioni di più modesto importo (n. 70 del 2015); la sentenza che ha consentito la ripresa della contrattazione economica collettiva nel settore del lavoro pubblico, dopo il ‘blocco’ per risparmio di spesa (n. 178 del 2015); le decisioni che hanno inciso sui criteri di determinazione dell’indennità prevista per i licenziamenti illegittimi, al fine di garantire un adeguato ristoro del concreto pregiudizio subito dal lavoratore e un’adeguata dissuasione del datore di lavoro dal licenziare illegittimamente (n. 194 del 2018, n. 150 del 2020).

Si ricordano anche le pronunce che, in un proficuo confronto con la Corte di giustizia dell’Unione europea, hanno valorizzato una prospettiva di integrazione degli strumenti di tutela dei diritti: riconoscimento ai cittadini di Stati terzi di prestazioni di sicurezza sociale per famiglie disagiate (n. 54 del 2022) e l’assegno per il nucleo familiare (n. 67 del 2022).

In tema di diritti fondamentali, si segnala la pronuncia che sollecita il legislatore a tutelare i diritti dei figli in un nucleo familiare costituito
da due madri (n. 32 del 2021).


Come dimostra questa pronuncia i fanatici della cosiddetta famiglia naturale non avranno vita facile nello stravolgere l'attuale legislazione in tema di diritti civili, anche se il mandato della Sciarra è comunque limitato fino ai prossimi 12 mesi.


Così Giuseppe Conte, M5s, ha commentato la notizia:

"A Silvana Sciarra, nuova Presidente della Corte Costituzionale, auguri di buon lavoro dal Movimento 5 Stelle. La sua riconosciuta competenza costituisce sicura garanzia per l'esercizio di un ruolo istituzionale fondamentale per gli equilibri del Paese".