Il norvegese Ole Gunnar Solskjaer, da attaccante, ha totalizzato con la maglia del Manchester United 366 presenze, segnando 126 gol ed aggiudicandosi numerosi trofei, tra cui la Champions League 1998-99 vinta grazie al gol siglato dallo stesso Solskjaer nei minuti di recupero del secondo tempo nella finale contro il Bayern Monaco.
Il 19 dicembre dello scorso anno, Solskjaer è stato chiamato per sostituire Mourinho alla guida dei Red Devils, come allenatore ad interim. Il suo compito era quello di arrivare dignitosamente a fine stagione e quindi salutarsi, con il Manchester che lo avrebbe poi sostituito con un altro allenatore, stavolta definitivo.
Tre giorni dopo, al debutto, il Manchester di Solskjaer vince contro il Cardiff City per 5-1, poi contro l'Huddersfield Town, il Bournemouth, il Newcastle Utd, il Tottenham e il Brighton, stabilendo un nuovo record, quello di primo allenatore nella storia dello United a vincere le prime sei partite di campionato giocate (il precedente primato apparteneva a Matt Busby, che nel 1946 aveva vinto le sue prime 5 gare di campionato da allenatore dei Red Devils).
Non solo, il 6 marzo, i Red Devils espugnano per 3-1 il Parco dei Principi del PSG, rimontando il 2-0 subito all'Old Trafford, e si qualificano ai quarti di finale di Champions League, dopo cinque anni.
Lo score totale raggiunto dal Manchester di Solskjaer registra, ad oggi, 14 partite vinte, 2 pareggiate, 3 perse con 40 gol segnati e 17 subiti.
E con questi risultati era possibile che Solskjaer potesse andar via a fine stagione? Evidentemente no. E così questo giovedì l'allenatore norvegese ha firmato un contratto che lo legherà al Manchester United per i prossimi tre anni.
Queste le sue dichiarazioni a commento, dopo aver ricordato, di aver chiamato anche Sir Alex Ferguson: "Questo è stato sempre il mio sogno, forse ingenuo, ma l'ho sempre avuto nella mente. Questa è una grande, fantastica famiglia... una squadra di calcio di cui sono onorato che mi sia stata data la responsabilità».