Dovrebbe (forse) pronunciare martedì il discorso post elettorale il presidente Jair Bolsonaro, in carica fino al prossimo 31 dicembre, dopo la sconfitta subita nelle presidenziali di domenica.
Che cosa dirà nessuno ancora è in grado di dirlo. I suoi collaboratori non hanno anticipato alle agenzie se Bolsonaro avrà intenzione o meno di accettare l'esito del voto, ammettendo la vittoria di Lula.
Ovviamente, nel caso il presidente uscente non dovesse riconoscere la sconfitta, ciò complicherebbe il periodo di transizione dall'amministrazione uscente a quella entrante.
Nel frattempo, i camionisti pro-Bolsonaro hanno iniziato a creare posti di blocco in tutto il Paese, specialmente nel sud. Il motivo è che molti di loro hanno beneficiato di una riduzione dei costi del diesel e per tale motivo lo hanno eletto a loro beniamino.
Lunedì, il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, ha ordinato alla polizia di disperdere immediatamente i posti di blocco, annunciando multe da oltre 15mila euro per coloro che avessero disubbidito.
Ma alcuni camionisti non sembrano preoccuparsene, invocando persino il colpo di Stato.
Aggiornamento.
Secondo quanto dichiarato all'agenzia Reuters dal ministro delle Comunicazioni Fabio Faria, Jair Bolsonaro non contesterà il risultato sancito dal voto elettorale. Nel frattempo, continuano le proteste dei suoi sostenitori che hanno bloccato le autostrade in molti Stati del Brasile.