Il Kerala, Stato nel sud dell'India - le cui coste di affacciano sul mar Arabico - che ospita i parchi nazionali di Eravikulam, Periyar, Wayanad e altre aree protette con elefanti, scimmie e tigri, è stato interessato da forti piogge che dopo alcuni giorni hanno causato lo straripamento di fiumi, causando inondazioni che hanno isolato numerose città e villaggi e spazzato via diverse abitazioni. Le piogge hanno provocato anche diverse frane.

Alluvioni e frane hanno causato la morte di numerose persone, anche se numeri precisi le autorità non sono ancora in grado di farli. Decine sono anche le segnalazioni di persone disperse.

A Kollam, città portuale con oltre 350mila abitanti, si utilizzano i pescherecci per evacuare i residenti, perché le vie di comunicazione a terra sono state distrutte in numerosi tratti dall'acqua e dalle frane.

Le forti piogge in Kerala non sono una novità, ma  le zone umide e i laghi che un tempo fungevano da protezione naturale contro le inondazioni adesso sono scomparsi a causa della forte urbanizzazione che ha interessato lo Stato. Adesso se ne vedono le conseguenze.

In una precedente alluvione che aveva interessato il Kerala nel 2018 erano morte circa 400 persone e più di un milione erano stati gli sfollati.