Secondo quanto riferito al quotidiano online Axios da due fonti (non citate) a conoscenza diretta dell'avvenimento, il Dipartimento di Stato ha informato "non ufficialmente" il Congresso di un accordo di fornitura di armi a Israele del valore di 8 miliardi di dollari.
Alcuni parlamentari democratici hanno fatto pressione sull'attuale amministrazione affinché condizionasse la vendita in base allo stato della situazione umanitaria a Gaza, ma Biden ha rifiutato di farlo.
Si tratta di un accordo a lungo termine. Una parte della produzione e della consegna delle munizioni dovrebbe essere effettuata tramite le attuali scorte statunitensi, ma la maggior parte richiederà uno o più anni.
Le fonti hanno affermato che la vendita di armi, che necessita dell'approvazione delle commissioni per le relazioni estere della Camera e del Senato, include missili aria-aria AIM-120C-8 AMRAAM per i caccia, missili Hellfire AGM-114 per gli elicotteri d'attacco, proiettili di artiglieria da 155 mm, bombe di piccolo calibro, kit JDAM per trasformare "bombe stupide" in munizioni di precisione, testate da 500 libbre e spolette.
Biden, a detta di una delle fonti, ha chiarito che Israele ha il diritto di difendere i propri cittadini, in conformità con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale, e di scoraggiare l'aggressione da parte dell'Iran e dei gruppi armati ad esso collegati.
Questa decisione di Biden, che rimane comunque un atto criminale, potrebbe essere parte di uno scambio con il congresso a maggioranza repubblicana per far approvare, prima della scadenza del suo mandato, una nuova cospicua fornitura di armi all'Ucraina.
In che modo Israele si "difenda" lo abbiamo imparato da tempo.
Nel promemoria odierno, la difesa dello Stato ebraico è consistita nell'assassinare altri 41 palestinesi in varie zone della Striscia di Gaza, di cui 27 nella parte settentrionale dell'enclave, portando i numeri del genocidio in atto a 45.717 morti e oltre 108.856 feriti.