E ci risiamo. Ormai il grido di dolore che si leva dal paese per il caro bollette, l'aumento di tutti i prezzi e l'incattivirsi dell'inflazione è udibile a grandissima distanza, e va di pari passo con la consapevolezza che il problema è uno solo, l'aumento del prezzo del gas dovuto ai crimini in atto ad opera di tale Putin.
Da mesi tutti i paesi europei sono alla ricerca di fonti alternative, per far cessare la dipendenza dal gas russo, ed impedire che aumenti generalizzati massacrino le economie gettando sul lastrico lavoratori, famiglie e imprese.
In Italia sappiamo che un grosso aiuto per risolvere il problema verrebbe dall'estrazione di gas dai giacimeni presenti nell'Adriatico, quindi una risorsa conveniente, vicina e a buon mercato.
Problema risolto? Neanche per idea perché una massa di sconsiderati che non si sa in base a quale intervento divino vengano autorizzati a bloccare qualunque provvedimento di buon senso volto a risollevare gli italiani dalle varie crisi che da tre anni si susseguono, continua mettersi di traverso per la solita indecente caccia elettorale.
Per non farsi mancare nulla, poi, Salvini, (per non farsi "scavalcare") e l'addormentato Letta (non si sa perché) pare che si stiano accodando. Il risultato sarà che per non rovinare il paesaggio con le trivelle si arriverà alla meraviglia ecologista della riapertura delle centrali a carbone.
Quelli che si ostineranno ancora a votare per Grillo-Conte sono perfettamente serviti.
Il problema è che ad essere "serviti" saranno anche tutti gli altri italiani!