Il Bayern Monaco ha battuto l’Auckland City per 10 a 0. Non c'è stata storia, praticamente si è giocato ad una porta sola.
E per fortuna che i tedeschi nel secondo tempo hanno abbassato i ritmi, altrimenti staremmo parlando di un risultato ancora più largo.

Sinceramente non ci aspettavamo nulla di diverso: hanno giocato contro gente che la mattina si alza per andare a lavorare.
Nella squadra neozelandese c'è un ragazzo che fa il barbiere, l'altro il magazziniere, uno l'attrezzista, altri fanno i rappresentanti di commercio ed alcuni gli agenti immobiliari.

È gente che lavora tutti i giorni dalle 9 alle 18 e che riesce ad allenarsi solo 3/4 volte a settimana e per pochissime ore.
È una realtà ben lontana dal calcio europeo professionistico: ovviamente non percepiscono contratti milionari, altrimenti non farebbero altri lavori.

La loro è sicuramente una bellissima storia di calcio ed una grande lezione di vita.

Per questi ragazzi il Mondiale per club rappresenta una grande vetrina per mettersi in mostra, con la speranza di cambiare la propria vita.
Per quanto riguarda questa competizione abituiamoci a vedere, per il momento, queste tipo di partite a senso unico. Il dislivello è chiaro ed evidente, sono partite paragonabili ad amichevoli precampionato.

Dagli ottavi in poi vedremo (si spera) un torneo più entusiasmante.