Nonostante in Val Ferret non si fossero registrati cali termici che lasciassero pensare che in quota la temperatura si fosse abbassata ben al di sotto dello zero, già sabato scorso, a seguito delle risultanze della scheda di allertamento relativa al ghiacciaio Planpincieux emanata da Fondazione Montagna Sicura e dai tecnici della Regione, si evidenziava che i parametri risultavano tutti soddisfatti e, pertanto, si era optato per un allentamento progressivo delle misure adottate in precedenza. 

"Sulla base delle evidenze morfologiche e di monitoraggio delle velocità superficiali non si evidenzia al momento il frazionamento del dominio da 500.000 m3 in porzioni minori".

Già sabato pomeriggio, il Sindaco di Courmayeur ha rimosso alcune restrizioni, riservandosi ulteriori decisioni per il successivo, dopo un ulteriore approfondimento con i tecnici della Regione e quelli di Fondazione Montagna Sicura. E domenica 9 agosto ha proceduto alla revoca dell'ordinanza di chiusura della Val Ferret.

Il Sindaco ha ricordato che l’evacuazione si era resa "necessaria e indifferibile" nel quadro di rischio glaciologico paventato, relativo all’eventuale rischio di caduta della porzione di ghiacciaio di 500mila metri cubi, esprimendo la sua "vicinanza agli operatori della Val Ferret, alle persone sfollate e alla comunità intera coinvolta in queste ore nelle operazioni di allertamento ed evacuazione", ma ricordando anche che "il monitoraggio e il sistema di allertamento per rischi glaciologici avviati negli anni, in particolare sul ghiacciaio di Planpincieux, sono un importante e fondamentale supporto per le comunità alpine, a garanzia dell’incolumità delle stesse, seppur non sempre la cultura del rischio sia compresa da tutti". 

Immancabile anche "il rammarico per i toni allarmistici che alcune testate nazionali e internazionali hanno utilizzato, nonostante i messaggi e le comunicazioni inviate abbiano sempre evidenziato che il fenomeno era localizzato e interessava una piccola zona, mentre nel resto del territorio, vallate e Comune di Courmayeur, le attività turistiche continuavano ad operare nell'assoluta normalità. Rammarico evidenziato anche dal Presidente della Regione e dagli esponenti delle categorie interessate". 

Da lunedì 10 agosto, in Val Ferret è tornato tutto come prima.