Il progresso dell’intelligenza artificiale degli ultimi 10, 15 anni è stato veramente strepitoso al punto che molti pensano che fra 10, 20, magari quarant’anni l’intelligenza artificiale supererà l’intelligenza umana.

Massimiliano Nicolini, direttore del dipartimento di ricerca e sviluppo di fondazione olitec e olimaint ci ha proposto la sua visione.

Alcuni addirittura pensano che fra 30, quarant’anni la coscienza sarà una proprietà del computer. Ma allora? Io? Quando sento dentro di me l’amore che provo per un figlio e di conseguenza dico, “ti voglio bene” sono una macchina ? Rispondo a un algoritmo, come farebbe un computer ?

L’algoritmo è la causa della prossima azione del computer, quindi secondo l’idea che abbiamo che noi siamo macchine, l’idea della scienza che siamo macchine noi dovremmo rispondere ad un algoritmo processato dalle reti neurali che abbiamo in testa.

E invece non è così, la causa di quello che diciamo è quello che sentiamo dentro di noi, la coscienza è quella che ci permette di sentire dentro di noi e di conoscere attraverso l’esperienza cosciente fatta di sensazioni di sentimenti e questa coscienza è un mistero per la scienza, nessuno è mai riuscito a capire da dove provenga la coscienza : la coscienza non è algoritmica.

Mi sono anche chiesto : ma allora un computer potrebbe essere cosciente ?

Mi sono messo a pensare, ho cercato di capire come si potrebbe fare un computer consapevole e dopo sono arrivato alla conclusione che la coscienza non può essere prodotta da un computer.

Però non avevo nessuna prova scientifica di questo e poco dopo ho avuto un’esperienza di coscienza straordinaria che mi ha fatto conoscere delle proprietà della coscienza che non pensavo fossero addirittura possibili e che tutti noi possiamo sperimentare o abbiamo sperimentato come “se stesso” come il mondo che osserva “se stesso” dal proprio punto di vista.

Un qualcosa di straordinario che mi ha fatto apprezzare ancora di più il fatto che noi siamo coscienti, questo mi ha aperto a fare delle esperienze personali perché la coscienza e la capacità che abbiamo di avere un’esperienza privata dentro di noi di conoscere attraverso questa esperienza; e quell’esperienza straordinaria mi ha fatto capire che la coscienza ci permette addirittura di diventare quello che sperimentiamo dentro di noi.

Quindi qualcosa di veramente molto di più della nostra esperienza ordinaria di coscienza. Sono arrivato alla conclusione che la coscienza è una proprietà della natura che è fondamentale che viene prima ancora della materia.

Cioè la materia è derivata dalla coscienza invece di essere esattamente l’opposto quello che adesso è la credenza scientifica del giorno, questo mi ha portato ad avere l’idea che la sostanza, l’energia chiamiamola quello che vogliamo, l’ontologia fondamentale è un qualcosa che puo conoscere se stesso dentro di sé.

Quindi la realtà ha due facce : una faccia semantica e una faccia simbolica informatica, quindi da dentro, questa sostanza conosce se stessa, da fuori crea simboli, crea forme che sono poi quelle che noi chiamiamo materia e queste forme sono necessarie perché enti coscienti che possono comunicare tra di loro.

La prima teoria della coscienza

L’idea fondamentale di questa teoria è che un sistema quantistico che si trova in uno stato puro, uno stato coerente, ha l’esperienza del suo stato. Vuol dire che l’esperienza del proprio stato di questi sistemi quantistici, che non possono esistere in questa realtà fisica dello spazio tempo, ma esistono in una realtà più profonda da cui questa realtà fisica emerge, dev’essere la proprietà più importante che è l’esperienza.

Quindi l’informazione quantistica che dovrebbe descrivere il mondo esteriore, in realtà descrive il mondo dell’esperienza, di fatto lo stato quantistico di un sistema non è clonabile è un teorema della fisica quantistica che ci dice che è impossibile copiare l’informazione quantistica.

Esattamente com’è è impossibile copiare la mia esperienza perché la mia esperienza è mia e dentro di me ed è privata,  quindi l’aspetto privato dell’esperienza è riflesso esattamente nella informazione quantistica.

Ecco quindi l’inizio di una teoria della coscienza, perché questa è teoria in quanto è falsificabile e che dovrà essere dimostrata naturalmente, sperimentalmente come qualsiasi teoria fisica, ma che già ci dice che se è vera questa teoria che ha tutte le caratteristiche per esserlo : la coscienza è un fenomeno puramente quantistico.

Ciò vuol dire che un computer classico non potrà mai essere cosciente perché è un computer di informazione, e un computer di informazione classica fatta di bit che è copiabile; quindi se io scaricassi la mia coscienza in un computer se ne potrebbero fare “n” copie e quindi ci sarebbero “n” entità con la mia stessa coscienza.

Cosa che non è possibile fare.

Allora questa coscienza che cosa fa, questa coscienza può controllare un corpo fisico per avere un’esperienza del mondo, di questo mondo, nello spazio tempo che un mondo fatto di informazione classica.

Cioè di oggetti macroscopici che si confrontano deterministicamente; questo ci fa vedere che la vita dell’organismo vivente è come un sistema quantistico classico perché è fatto di atomi e molecole che interagiscono individualmente nelle cellule e può essere controllato dal sistema quantistico che controlla il corpo.

Ma questo sistema quantistico sopravvive la morte del corpo perché il corpo è una struttura fisica però molto più sofisticata dei computer, perché ?

È facile capirlo se pensate a questo semplice fatto : il nostro corpo è fatto di circa 50 trilioni di cellule, ogni cellula ha dentro di sé il genoma dell’uovo fecondato che ha dato origine all’ organismo, quindi il corpo è fatto di parti intere, ogni parte ha la conoscenza del tutto ! E’ una cosa straordinaria !

Se guardiamo il computer, un computer è fatto di, grossomodo, un trilione di transistori ma ogni transistore è un interruttore aperto chiuso.

Il transistore ha la conoscenza del tutto ha la conoscenza del sistema e del software che sta e per essere eseguito del computer ? Assolutamente no !

Quindi vedete da qui la differenza fondamentale tra la struttura di un organismo vivente e un computer e vi fa capire come la coscienza possa controllare direttamente questo corpo umano in modo da avere un’esperienza di questo mondo fisico che è il mondo nello spazio tempo.

Questo veramente cambia la nostra concezione della realtà perché fa vedere che la fisica quantistica non descrive la realtà esteriore come si pensava, descrive invece la realtà della coscienza, perché l’informazione quantistica da cui deriva dalla fisica quantistica è informazione che non è clonabile non è conoscibile. E’ esattamente come l’interiorità della nostra esperienza.

Un computer non potrà mai essere cosciente, un computer quantistico anch’esso non potrà mai essere cosciente perché il computer quantistico farà soltanto quello che può fare un computer classico solo che lo farà molto più velocemente perché l’algoritmo quantistico che ha un computer quantistico è deterministico.

In altre parole noi abbiamo anche una proprietà in più rispetto al computer quantistico perché la nostra coscienza che controlla il nostro corpo ha libero arbitrio, il libero arbitrio è un’altra proprietà fondamentale che resa possibile dalla fisica quantistica.

E quindi noi abbiamo la capacità di quando proviamo amore, che è provato nella nostra coscienza di emettere delle informazioni che ci fa dire ti voglio bene (che è informazione classica condivisibile) mentre la mia esperienza è privata e nessuno la può conoscere; se il computer dicesse “ti voglio bene” non fa altro che ripetere quello che gli fa dire l’algoritmo che fa agire questa macchina.

Ecco quindi che l’intelligenza artificiale che può fare calcoli estremamente più velocemente di noi, un chip grande come un’unghia può fare un trilione di moltiplicazioni al secondo quando noi a malapena ne facciamo una ogni due o tre minuti, quindi dal punto di vista dell’esecuzione di algoritmi il computer è infinitamente più veloce di noi, ma noi abbiamo una marcia in più, abbiamo la coscienza che è la sorgente della nostra creatività che è la sorgente della nostra umanità, è quella che ci ha permesso di creare il computer, il computer non ha creato noi !

Quindi l’intelligenza artificiale usata con saggezza, usata con gli altri aspetti fondamentali che abbiamo noi, la testa creativa e anche il cuore e la pancia, che è l’aspetto dell’azione coraggiosa, che ci permette di conoscere attraverso la mente il cuore e la pancia l’azione coraggiosa.

E così vi lascio con queste idee che spero che germoglieranno in ciascuno di voi per capire ciò che ci rende umani.