Il fenomeno del gioco d'azzardo patologico non accenna a ridimensionarsi. Come l'ha definito don Mazzi, "l'eroina di questo secolo" continua a mietere vittime, nonostante i correttivi che il sistema regionale ha cercato di mettere in atto in questi ultimi tre anni per evitarne "il consumo" a portata di mano, dando più potere agli enti locali in termini di valutazione delle distanze dai luoghi sensibili e di rispetto degli orari per le sale da gioco.

Stando agli ultimi dati resi disponibili dalla Relazione della Giunta al Consiglio sullo stato di attuazione della legge 8/2013, infatti, molte questioni restano aperte: in particolare, in tema di incentivi, solo 2 esercenti hanno richiesto e ottenuto l'agevolazione Irap di 0,92% a fronte della disinstallazione degli apparecchi da gioco. La Relazione accenna poi ad alcune criticità in tema di controllo e vigilanza, mentre, sempre dalla stessa si evince anche che il numero di New Slot paradossalmente è aumentato del 10,4% tra il 2014 e il 2015.