Ormai dilagano le truffe ad anziani imbrogliandoli con una storiella finta di un parente in difficoltà che ha urgente bisogno di soldi.

Alcuni anziani che conosco sono stati truffati e questo è quel che accade.

All'inizio della filiera ci sono piccole organizzazioni che riescono a procurarsi gli elenchi gli esercizi commerciali per carte sconto, garanzie, scontrini elettronici eccetera). 
Queste persone cedono questi dati anagrafici e soprattutto il recapito telefonico a criminali specializzati nel raccolgliere informazioni nei negozi dalle chiacchiere tra clienti e negozianti per scoprire abitudini e relazioni familiari.
Infine, creano un profilo attingendo  informazioni dalle info social che trovano su FB e Instagram dei parenti che hanno collegato.

Questi profili passano ad un'altra organizzazione, quella dei veri e propri truffatori.

I veri truffatori innanzitutto con pochi euro convincono un immigrato irregolare ad aprire diverse SIM esibendo il proprio documento.
Con queste SIM irrintracciabili (occultando il numero) chiamano le vittime, solitamente 2-4 di seguito, perchè scoperta la prima si crea allarme, la notizia si diffonde nelle chat e inizia il pattugliamento.

Dopo aver telefonato 'a nome del parente' e  dopo aver messo in ansia la vittima facendo leva sulla fretta, vanno a casa sua.
Solitamente cercano di entrare, dato che gli oggetti spesso valgono molto di più di quanto abbiamo in contanti, ma anche perché così riescono a gestire meglio le menzogne e ad incalzare la vittima con la fretta.
Non fateli entrare.

Lo scopo è ottenere il bottino massimo con il minimo dei rischi, per replicare all'infinito la truffa: aggredire, sfondare, scassinare sono altri reati e altre perdite di tempo.
Naturalmente, però, a dei malintenzionati in casa di un 80enne può sempre sfuggire di mano la situazione.
E di questo anche andrebbe tenuto conto in termini di pericolosità.

Cosa fare?

Innanzitutto, avere l'abitudine di aprire a sconosciuti solo con una catena chiavistello di sicurezza alla porta e di chiedere sempre un documento a chiunque inizia a chiedervi informazioni o soldi.
Per prima cosa si "qualifichi" se vuole parlare con voi e se potete scattate una foto a lui/lei e al documento.

E' importante ricontattare con il proprio telefono il parente in difficoltà, ma, se per la truffa è stata usata una SIM falsa con la tecnica del "SIM swapping", vi risponderà il truffatore stesso.
Dunque, per essere certi, la cosa migliore è contattare anche un altro parente, possibilmente vicino all'abitazione e/o in contatto con il parente in difficoltà.

Infine (e soprattutto) ricordare che una truffa del genere si fonda sulla fretta. Vi si racconta che i soldi servono per una urgenza, che in pochi minuti arriverà qualcuno, che forse quello che avete non basta eccetera. 
Tutta fretta che serve solo ad alimentare ansia ed a confondervi. Non fatevi mettere fretta.