Anche l'ospedale della città di Ras al-Ain, nelle scorse ore, è stato ripetutamente bombardato dall'esercito di invasione turco nell'azione militare che lo ha visto impegnato nella conquista della città. La Mezzaluna Rossa Curda ha chiesto l’attivazione di un corridoio umanitario per l'evacuazione dei feriti e dei numerosi civili presenti nella zona.

Da un altro ospedale, il Lêgêrîn di Til Temir, dove dal 9 ottobre sono arrivate oltre 600 vittime (tra morti e feriti) causate dall'attacco turco, il suo direttore ha reso noto che alcune ferite da ustione sarebbero da ricondurre all'utilizzo di armi chimiche.

In una situazione che si fa sempre più drammatica, oggi sono arrivati in Turchia il vicepresidente Usa Mike Pence ed il segretario di Stato Mike Pompeo. Inviati da Trump, i due hanno avuto un colloquio con Erdogan ed il suo ministro degli esteri Cavusoglu.

Alla fine della riunione è stato annunciato che la Turchia ha accettato un cessate il fuoco di 5 giorni nel nord della Siria, per permettere alle forze curde di ritirarsi dall'area che i turchi hanno deciso di occupare.

Pence e Pompeo hanno aggiunto che gli Stati Uniti sono a disposizione per favorire un ritiro ordinato delle truppe curde.

Trump si è complimentato con se stesso per l'accordo "unilaterale" che è stato raggiunto, senza che ai colloqui abbiano partecipato rappresentanti delle Forze Democratiche Siriane e senza che quest'ultime abbiano ancora comunicato una loro risposta.

Che cosa si aspetti la Turchia da questa tregua lo ha ribadito Mevlut Cavusoglu ai giornalisti: l'offensiva, al momento solo sospesa, cesserà definitivamente solo se e quando le Forze Democratiche Siriane (FSD) lasceranno la zona di confine, ritirandosi completamente dall'area.

Dopo essersi opposte strenuamente all'invasione turca, non si capisce perché le FDS, senza alcuna contropartita, dovrebbero consentire ai turchi di occupare il Rojava, dopo aver soprattutto dopo che hanno raggiunto un accordo con la Siria in base al quale il governo di Assad si impegnerebbe a liberare pure il territorio di Afrin.

Probabilmente i curdi potrebbero utilizzare il cessate il fuoco, nel momento in cui entrerà in vigore, per consentire l'evacuazione di civili e feriti. Ma è necessario attendere una loro dichiarazione in proposito per conoscerne le reali intenzioni.